
PIAZZA RISORGIMENTO Si rincorrono le voci sulla possibilità che, ad Alba o a Bra, arrivi un Commissariato di Polizia, dipendente dalla Questura ma con una sua completa autonomia. La città delle cento torri sembra essere in vantaggio sulla Zizzola: l’Amministrazione del sindaco Alberto Gatto pare abbia già individuato i locali, di proprietà municipale, da mettere a disposizione.
A sottolineare l’esigenza di avere un Commissariato nella zona era stato, già all’inizio del 2023, periodo del caos passaporti, Alessandro Digeronimo, segretario provinciale del Siulp (sindacato italiano unitario dei lavoratori della Polizia).
Sull’argomento, Digeronimo spiega: «La visita di Antonio Pisani, capo della Polizia, presente all’apertura del posto di Polizia ferroviaria il 27 marzo a Fossano, ci ha dato buone speranze. Oltre a lui, sono favorevoli le Amministrazioni dei due Comuni, il questore e il Ministero dell’interno. In una provincia delle dimensioni di Cuneo, con un tale peso demografico ed economico, è un’anomalia non avere un Commissariato. Tanti servizi li può garantire solo la Polizia di Stato: se tutto ciò che accade ad Alba o a Bra deve passare da Cuneo, i tempi si allungano e l’efficienza diminuisce».
Il Commissariato «funziona come una piccola Questura, il dirigente deve sottostare all’indirizzo politico dato dal questore, ma per il resto è autonomo a 360 gradi. È lui a rilasciare permessi di soggiorno, porti d’armi e pure i passaporti. Quest’ultimo documento può essere già ora richiesto negli uffici di Alba e Bra, ma a firmarli è sempre il questore. La situazione cambierà con l’arrivo del nuovo servizio: gli sportelli saranno aperti ogni giorno feriale e il dirigente li potrà approvare sul momento».
Altro campo sul quale soltanto la Polizia ha autorità è l’ordine pubblico: «Il dirigente del Commissariato potrà prendere le decisioni su come gestire le grandi manifestazioni, tipo la Fiera del tartufo, o eventi sportivi straordinari, come la recente promozione del Bra in Serie C. Un altro ambito importante è il controllo del territorio. Oggi, banalmente, per arrivare in un Comune al confine con la Provincia di Asti occorre, da Cuneo, fare quasi cento chilometri. Con un Commissariato più vicino, gli interventi potranno essere più tempestivi».
La nota dolente potrebbe essere il reperimento del personale. Tuttavia, «dalla riunione con il capo della Polizia è emerso che le risorse si dovrebbero riuscire a reperire. Nel Commissariato lavorerebbero circa 50 persone, in aggiunta alle 175 già impiegate dalla Questura di Cuneo. I nuovi dipendenti arriverebbero direttamente dalla scuola di formazione. Alcuni agenti più anziani chiederebbero il trasferimento ad Alba, anche per avvicinarsi alle loro residenze. Quindi, alla fine, si opererebbe un rimpasto, con una giusta percentuale tra forze giovani e più attempate tra Questura e Commissariato».
Infine, l’apertura del nuovo servizio «allevierebbe il carico della sede di Cuneo, che oggi è ai limiti della sopportazione. Il personale si concentrerebbe sul capoluogo, senza dover pensare ad Alba e Bra».
Davide Barile
