
REFERENDUM – Da questa mattina, 8 giugno dalle 7, le urne sono aperte per i cinque referendum. Si vota fino alle 23, nei seggi elettorali disseminati tra i Comuni. Per la giornata di domani, invece, i seggi resteranno aperti dalle 7 fino alle 15.
Cinque i quesiti sui quali gli italiani sono chiamati a esprimersi. I primi quattro, promossi dalla Cgil, riguardano la disciplina del lavoro. Il quinto quesito è sulla cittadinanza ed è promosso da un Comitato formato da centinaia di associazioni e presieduto da Riccardo Magi, Sonny Olumati e Deepika Salhan.
Si tratta di referendum abrogativi, pensati cioè per modificare norme o parti di norme in vigore. Votando sì, ci si esprime a favore della modifica. Con il no, s’intende mantenere la situazione attuale.
I facsimile e la spiegazione dei cinque quesiti
Referendum 1
- Votando SI si chiede di cancellare le norme contenute nel Jobs act (contratto di lavoro a tutele crescenti) secondo cui i dipendenti non devono essere reintegrati nemmeno se il giudice stabilisce che il licenziamento è stato ingiusto e si chiede di abolire anche il limite dell’indennizzo economico previsto.
- Votando NO si torna alla legge Fornero e all’articolo 18 dello statuto dei lavoratori che prevede possibilità di reintegro e risarcimento economico in caso di licenziamento illegittimo sancito dal giudice.
Referendum 2
- Votando SI si chiede di cancellare il limite economico, fissato a sei mesi di stipendio, per le indennità dovute ai lavoratori licenziati in modo ingiustificato dalle piccole aziende con meno di 16 dipendenti.
- Votando NO il valore del risarcimento economico sarebbe stabilito dal giudice considerando anzianità del lavoratore licenziato ingiustamente, gravità della violazione e capacità economica dell’azienda.
Referendum 3
- Votando SI si chiede di eliminare la possibilità di usare contratti di lavoro a termine senza indicare il motivo per cui l’azienda ricorre a un contratto breve invece di uno a tempo indeterminato.
- Votando NO resta la possibilità di usare contrati a tempo determinato fino a 12 mesi di durata senza indicare la causale.
Referendum 4
- Votando SI si chiede di aumentare la responsabilità dell’imprenditore in appalto e subappalto per i danni subiti dai lavoratori in caso di infortunio.
- Votando NO restano esclusi dalla copertura assicurativa i danni causati da rischi specifici dell’attività del subappaltatore.
Referendum 5
- Votando SI si chiede di ridurre da 10 a 5 gli anni di residenza regolare in Italia necessari a un cittadino straniero per poter chiedere la cittadinanza. Non cambiano gli altri requisiti: conoscere l’italiano, avere un reddito stabile e non avere commesso reati.
- Votando NO gli anni necessari per richiedere la cittadinanza restano 10.
