
ALBA Entro luglio partiranno i lavori di riqualificazione dei giardini di corso Piave ubicati tra i palazzi con i civici 83 e 85. Il progetto è già stato approvato, insieme a quello relativo al parco Caduti di Cefalonia, tra via Aldo Moro e corso Europa. Considerando i due interventi, l’Amministrazione comunale investirà circa quattrocentomila euro di fondi propri.
Come ha spiegato Edoardo Fenocchio, assessore albese ai lavori pubblici, «ci saranno due gare d’appalto diverse e si inizierà da corso Piave perché l’area, da anni, è di fatto inutilizzata: mancano i fruitori e il cantiere non arrecherà nessun disagio. Per i giardini Caduti di Cefalonia, si partirà poco dopo ma i lavori procederanno per lotti. In questo modo, potremo mantenerne aperta una parte alla volta».
L’area di corso Piave in oggetto al momento si presenta con alcune aiuole erbose, alberi e cespugli sparsi, poche panchine. «L’ingresso sarà reso più sicuro, per evitare che i bambini possano scappare. Saranno collocati giochi, pavimentazione antitrauma, rastrelliere, panchine e aree picnic, con fiori per abbellire e alberi per ombreggiare. Sarà presente un piccolo campo a forma di mezzaluna per la pratica sia del calcio sia della pallacanestro».

Con l’occasione «sarà risistemato un piccolo sottopassaggio usato, negli ultimi tempi, in maniera impropria. Chiuderemo l’accesso ma, essendo una memoria architettonica storica, manterremo la struttura e la abbelliremo con alcuni dipinti di street art».
Nell’area adiacente a via Aldo Moro sono segnalati, da anni, casi di degrado e frequentazioni da parte di persone dedite a vizi vari. Il progetto del Comune ha quindi una doppia valenza: oltre alla riqualificazione, c’è la volontà di permettere alle famiglie di riappropriarsi, attraverso la nuova frequentazione, di uno spazio pubblico posto in una zona altamente urbanizzata.
Prosegue Fenocchio: «Valorizzeremo i punti di forza dei giardini e gli utilizzatori stessi costituiranno un presidio contro il degrado. Nei paraggi, ci sono altri parchi, come il Sobrino o i giardini Maestri del lavoro, in cui sono presenti parecchi giochi. Per evitare dei doppioni, abbiamo deciso di creare uno spazio didattico riservato ai giochi d’acqua. I bambini, divertendosi, potranno apprendere alcuni principi della fisica, grazie al mulino e alla vite di Archimede. In più, l’ingresso sarà rifatto e collocheremo rastrelliere per le biciclette. Pianteremo, inoltre, nuove siepi di confine e sostituiremo gli arbusti presenti con altre piante».
Davide Barile
