
di Marta Andolfi
TERZA ETÀ Invecchiamento attivo significa che col procedere dell’età è possibile mantenere e costruire una qualità di vita fisica, emotiva e sociale soddisfacente. Un traguardo complesso, perché servono consapevolezza individuale e progettualità in grado di supportare la persona nel percorso.
In questo contesto opera “Stammi bene+”, il progetto della fondazione Ospedale Alba-Bra pensato per ringraziare i volontari che ogni giorno prestano il proprio servizio per sostenere la sanità locale.
Sviluppato in collaborazione con l’Asl Cn2 e con il contributo della Regione Piemonte, il programma ha come obiettivo quello di lavorare sulla prevenzione e sull’adozione di stili di vita sani. Nelle scorse settimane sono state realizzate numerose attività: screening dei parametri fisiologici e nutrizionali, educazione alimentare, esercizio fisico, camminate e momenti conviviali.
Come ha spiegato Anna Rovera, responsabile del progetto della fondazione, «“Stammi bene+” è un’iniziativa rivolta alle persone con più di 65 anni. In linea con le finalità del Piano invecchiamento attivo della Regione Piemonte, l’iniziativa promuove il benessere fisico e relazionale attraverso azioni di prevenzione e stili di vita sani. Con Elena Lenta, dietista coordinatrice dell’Asl, abbiamo avviato uno screening nutrizionale per favorire una maggiore consapevolezza su salute e alimentazione, accompagnato da attività educative sul tema. Nel parco dell’ospedale di Verduno, inoltre, abbiamo proposto attività di movimento adattato con la chinesiologa Sara Delpiano per contrastare la sarcopenia e sostenere l’autonomia funzionale».
Al progetto hanno partecipato circa 120 persone. «Gli incontri hanno un elevato valore sociale perché creano legami di comunità, appartenenza e vicinanza reciproca, dimensioni importanti durante tutto l’arco di vita e in particolare durante l’anzianità, quando esiste il rischio di isolamento e solitudine», conclude la volontaria Orietta Sapetti che coordina il gruppo.
A metà giugno “Stammi bene+” ha terminato le proprie attività primaverili. Si ripartirà nel mese di settembre con una seconda fase di incontri, camminate e momenti conviviali. Il progetto si fonda su un modello di cittadinanza attiva e partecipazione, in cui il volontariato stesso diventa motore di salute e prevenzione.