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Frane e buche ad Alba: il punto con l’assessore

Da Madonna di Como a via Crispi, per arrivare a strada Ghiglini, diversi i casi nelle ultime settimane

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di Davide Barile e Beppe Malò

ALBA Un territorio esteso, urbano e anche collinare, in cui non è raro che strade e versanti presentino problematiche. Ad Alba, nelle scorse settimane, si sono verificati alcuni episodi su questo fronte, alcuni già risolti e altri no, in attesa dei fondi necessari dai livelli superiori.

Abbiamo fatto il punto con l’assessore ai lavori pubblici Edoardo Fenocchio: «È vero che abbiamo registrato diversi episodi ravvicinati, ma occorre prima di tutto dire che si è trattato di eventi diversi e che non possiamo certo parlare di un fenomeno strutturato di cui allarmarsi». Si parte da Madonna di Como, dove lo scorso fine settimana è comparsa una buca nell’asfalto, «che i dipendenti comunali hanno risolto in poco tempo, visto che i danni erano di lieve entità». È stato il passaggio di un mezzo pesante a causare la rottura di una tubazione, che a sua volta ha provocato una ingente perdita d’acqua, indebolendo il terreno.

La frana in strada Ghiglini

Più complesso, se si resta nelle frazioni collinari, è quanto accaduto in strada Ghiglini, dove si sono verificate due frane, entrambe nella zona di località Bosco maggiore, già soggetta a smottamenti. Come nel 2010, quando aveva ceduto un tratto di strada: per rimetterlo a posto erano serviti cinque anni e un contributo regionale di 300mila euro. In questo caso, per fortuna, la frana ha riguardato la parte sottostante del sedime stradale, così da non dover interrompere la viabilità.

Frane e buche ad Alba: il punto con l'assessore
La frana in strada Ghiglini vista dal basso. Foto M.Boffa.

Prosegue Fenocchio: «Dal momento che il quadro è più complesso, abbiamo segnalato il fatto alla Regione. Alcune settimane fa sono arrivati i funzionari da Torino per effettuare i sopralluoghi, accompagnati dai nostri tecnici. Ora dovranno fare una stima dei danni e, in seguito, si potrà sapere a quanto ammonteranno i finanziamenti che ci arriveranno per il ripristino e per la costruzione di scogliere di protezione. I tempi, alla luce di ciò, saranno dettati dall’arrivo dei fondi».

E la buca in via Crispi

Si passa così in città. Sempre la scorsa settimana è comparsa una buca anche in via Crispi, in corrispondenza dell’incrocio con corso Langhe. Il punto è stato da subito transennato e, nel giro di un giorno, la piccola voragine è stata riempita di terra e coperta d’asfalto. Per chi ha memoria storica, non si tratta di un fenomeno mai accaduto: alcuni anni fa, in via Galimberti quasi all’incrocio con via Fornace sorba, nel giro di alcune settimane si verificarono due cedimenti del manto stradale, che collassò e causò una buca della profondità di circa un metro. Pochi mesi fa, in via Padre Girotti sono comparsi due avvallamenti dell’asfalto.

La risposta dell’assessore Fenocchio

Riprende l’assessore Fenocchio: «Al momento, non è chiaro quali possono essere i motivi da collegare alla buca apertasi in via Crispi. Tengo a precisare che il nostro Comune dispone di ottime risorse per valutare la situazione e porre rimedio a quanto accaduto. Ma dal punto di vista tecnico, questi casi rientrano all’interno di una partita complessa, perché bisogna tenere conto anche dei lavori eseguiti nel tempo nel sottosuolo, ed è un’analisi non sempre semplice e immediata».

Che cosa s’intende? Risponde l’assessore: «Negli ultimi anni, in quella zona, è stato necessario collocare nel sottosuolo un grande numero di reti tecnologiche cablate, oltre ai sistemi di raccolta e trasporto delle acque di superficie e del sistema fognario. Altre volte si è intervenuti per adeguamenti delle reti idriche. Tutto questo viene effettuato da ditte che, in molti casi, subappaltano i lavori: è il motivo per cui si crea una frammentazione di interventi, che spesso vengono eseguiti anche a breve distanza di tempo. Tra il serio e il faceto, possiamo dire che abbiamo un po’ di anarchia sotto l’asfalto». E conclude con una rassicurazione: «La sicurezza è in capo a noi e ribadisco che l’Ufficio suolo possiede le competenze e le risorse per tenere sotto controllo la situazione».

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