
di Davide Barile
GALLO – Era il 24 ottobre e a Grinzane si svolgeva il primo incontro della Giunta nei quartieri albesi. L’anomalia è già nella premessa: il rione del Gallo, ultimo a entrare nell’elenco insieme a viale Masera e alle frazioni collinari, si trova al confine con Grinzane e Diano e, nella parte che ricade nel territorio albese, non ci sono spazi pubblici.
Per l’occasione, grazie alla disponibilità del sindaco Gianfranco Garau, era stato utilizzato il salone comunale. La suddivisione amministrativa comporta, per forza di cose, che lavori, opere e servizi debbano essere erogati da un ente o dall’altro. Come riferito da diversi abitanti, ciò ha spesso dato origine a rimbalzi di responsabilità tra un ufficio e l’altro.
A presiedere il comitato è Fausto Mascarin che racconta: «La disponibilità al confronto dell’Amministrazione c’è sempre, e questo è un bene. Poco prima della Giunta nei quartieri, avevano fatto installare tre specchi per migliorare la visibilità per chi deve immettersi su strada Santa Maria. Con i loro predecessori, le richieste si erano protratte per due anni. In più, sempre all’incrocio tra strada Santa Maria e via Garibaldi, le luci dei lampioni appesi a case ricadenti sotto Diano e Alba erano bruciate e l’assessore Edoardo Fenocchio aveva incaricato i tecnici del Comune di sostituirle, senza attendere di sapere a chi spettasse il compito. Un’assunzione di responsabilità da elogiare».
La lista di encomi, però, si interrompe così. «Da allora, nonostante le segnalazioni, non è stato fatto più nulla. Uno dei problemi principali riguardava la mancanza di illuminazione nei punti di attraversamento pedonale, soprattutto lungo la ciclovia verso Alba: dopo due mesi, le hanno sostituite soltanto l’altra settimana. Qui, tra l’altro, le biciclette faticano a passare, l’erba è altissima».
L’incrocio con strada Santa Maria «è il punto cruciale delle Langhe Unesco, da lì puoi scegliere se andare a La Morra, a Barolo o a Grinzane. Come biglietto da visita, mostriamo cartelli che non stanno in piedi o che sono ricoperti dalla vegetazione. Alcuni, tempo fa, sono stati investiti da un’automobile e, invece di sostituirli, la Provincia li ha rimessi su alla bell’e meglio».
Ciò che più preoccupa i residenti è «l’alta velocità. Da anni lo facciamo presente, ma nessuno ci ascolta. Tutto il Gallo è toccato dal problema, essendoci strade in piano che invogliano a correre. I Vigili, negli ultimi mesi, li abbiamo visti un paio di volte: arrivano, si fermano, accendono il lampeggiante e dopo dieci minuti se ne vanno. In strada Santa Maria è necessario un autovelox, con limiti sensati: in pochi metri, si passa dai novanta all’ora ai trenta».
Le arterie in questione «sono di competenza della Provincia. La delega ricade sul consigliere Massimo Antoniotti: una volta, era possibile parlargli. Ora non risponde più al telefono, né a me né agli assessori albesi».
Un’ultima questione riguarda il rischio idrogeologico: «Trovandosi al confine, la pulizia del Talloria era fatta un anno da un Comune e un anno dall’altro. Nel 2023 Grinzane ha fatto il proprio dovere. L’anno scorso toccava ad Alba, ma con il cambio d’Amministrazione non è stato pulito».
