
SICUREZZA – Tuffi e nuotate in mare o in piscina sono il miglior modo che i più piccoli, in vacanza dagli impegni scolastici, hanno per divertirsi nelle calde giornate estive. Si tratta di attività che però nascondono alcune insidie.
Per evitare spiacevoli e pericolosi incidenti, l’Istituto superiore di sanità (Iss) ha lanciato (insieme alle regioni che hanno aderito al progetto, tra cui la Regione Piemonte) una campagna di prevenzione degli annegamenti diffondendo un video in cui il pesciolino Salvo spiega ai genitori cosa fare per prevenire simili disavventure.
In base ai dati disponibili (fonti Istat e Iss) in Italia muoiono ogni anno per annegamento in media circa 328 persone, di tutte le età, ma più della metà degli annegamenti in piscina riguarda i bambini fino a 12 anni e di tutti i morti per annegamento il 12 per cento ha meno di 18 anni.
Tra il 2017 e il 2021 sono morte per annegamento ben 1.642 persone. Di queste 206 avevano meno di 19 anni. In media ogni anno sono 41 i decessi in acqua che riguardano bambini o ragazzi adolescenti. Un dramma che colpisce soprattutto i maschi che rappresentano l’81 per cento di tutte le mortalità per annegamento in età pediatrica. Tra le principali cause la distrazione dei genitori, ma a elevare il quantitativo degli episodi sono anche le piscine domestiche che hanno contribuito in modo significativo al numero degli incidenti e degli annegamenti.
Durante la stagione estiva è fondamentale, per chi va al mare, al lago o in piscina, seguire alcuni consigli per prevenire gravi conseguenze.
Tra questi: preferire acque sorvegliate da personale formato; evitare il mare mosso o zone con correnti di ritorno; osservare la segnaletica e seguire le indicazioni dei sorveglianti, Soprattutto non abbassare mai l’attenzione nei confronti dei più piccoli. Infine, l’Iss propone di educare i bambini all’acquaticità fin da piccoli ed evitare di tuffarsi in acqua dopo aver mangiato, dopo un’esposizione prolungata al sole o lanciarsi dagli scogli.
L’istituto ricorda infine che tra le cause principali di annegamento infantile emerge la disattenzione dei genitori impegnati in altre attività e la convinzione che, in caso di incidente, il bambino possa chiedere aiuto o manifestare di essere in difficoltà.
Il video del pesciolino Salvo sul canale You tube dell’Iss: https://youtu.be/2rMfZn6DMhY
Redazione
