
ALBA – Una delegazione del Comune di Alba, a inizio luglio, ha visitato l’istituto penitenziario “Giuseppe Montalto” per verificare l’avanzamento dei lavori di ristrutturazione del padiglione principale.
Ha partecipato il sindaco Alberto Gatto, l’assessore ai servizi sociali, alcuni consiglieri comunali, il garante comunale e quello regionale. All’interno accompagnati da Nicola Pangallo: direttore dell’istituto.
La casa di reclusione è rimasta vuota da gennaio 2016 a maggio 2017, dopo diversi casi di legionellosi che hanno colpito carcerati e personale di polizia: da lì la necessità di rifacimento delle tubature idrosanitarie e degli impianti termici.
Nel giugno del 2017 aveva parzialmente riaperto, mentre da maggio 2021 la palazzina ex femminile è stata trasformata in casa lavoro per 54 internati, l’altra palazzina è dedicata ai 12 lavoranti semiliberi. Nel 2022 è iniziata la ristrutturazione che dovrebbe terminare entro la fine del 2025: successivamente saranno ampliati gli spazi.
Per quanto riguarda lo stato attuale dei lavori, le camere di pernottamento sono state completate e si stanno ultimando le murature per il riallestimento degli spazi con gli arredi necessari. Parallelamente sono già partiti i lavori di ristrutturazione della cucina dei detenuti. Dovrebbero concludersi entro fine anno anche l’allestimento della centrale termica, il rifacimento dei locali caldaia e gli interventi di ripristino della caserma agenti e del fabbricato della direzione.
Il sindaco Alberto Gatto commenta: «Abbiamo constatato lo stato di avanzamento dei lavori. Sono state fatte opere importanti che danno dignità alla struttura. Ora auspichiamo che siano rispettati i tempi. Si apre una nuova fase per il carcere albese. A pieno regime potranno essere accolti 250/300 detenuti. Servono servizi di collegamento con il centro città verso un luogo non facilmente raggiungibile soprattutto per i familiari».
Il direttore dell’istituto penitenziario, Pangallo, spiega che è compito dell’amministrazione il reinserimento e la risocializzazione dei detenuti. Si dichiara aperto ad un confronto costante.
«Alba merita un progetto di esecuzione penale che tenga conto della realtà sociale, economica, dell’attenzione del territorio e delle istituzioni volte a dare un contributo anche innovativo per l’esecuzione penale» ha spiegato il Garante regionale Bruno Mellano.
Comunicato stampa
