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Le corse su rotaia restano poche e lente, ma la tratta Alba-Asti non sarà interrotta in estate

Il Comis e il Comitato pendolari Alba fanno il punto sul servizio: puntuale però scarso

Le corse su rotaia restano poche e lente, ma al tratta Alba-Asti non sarà interrotta in estate
©Marcato

di Davide Barile

MOBILITÀ  –  Con la fine delle scuole e l’inizio dell’estate, è il momento di fare il punto sul servizio ferroviario di Alba e dintorni.

A parlare, per la tratta verso Asti, è Fulvio Bellora del Comis (coordinamento mobilità integrata e sostenibile): «Rispetto allo scorso anno, quando la linea, in estate, fu chiusa per lavori, la situazione è migliore. Ritardi non se ne stanno verificando. Anzi, l’arrivo al capolinea avviene addirittura con due minuti di anticipo. Rimangono i problemi legati al numero insufficiente di corse: nei feriali sono soltanto sei da Alba e altrettante da Asti, mentre nel fine settimana il servizio è assente. Pare che gli enti locali e l’Agenzia della mobilità piemontese abbiano inviato una richiesta a Trenitalia per aumentare il numero di viaggi».

Sulla tratta Alba-Torino-Ciriè-Germagnano, linea che transita per Torino, dal 5 maggio circolano i nuovi treni Rock al posto dei Taf. In precedenza, dopo l’allungamento della Alba-Torino fino a Ciriè avvenuto nel gennaio 2024, si erano verificati continui disservizi e ritardi.

Ora la situazione è «nettamente migliorata»: lo afferma Edoardo Zerrillo, vicepresidente del Comitato pendolari Alba. «Proprio per tale motivo» spiega, «abbiamo ridotto le segnalazioni. Durante l’estate la linea sarà chiusa per lavori da Torino Rebaudengo in su, ma noi non saremo toccati dalle modifiche. Per fortuna, i nuovi treni non hanno problemi di climatizzazione: altrove, in Piemonte, si sono toccate temperature di quasi 45 gradi».

Negli ultimi tempi «il gruppo delle Ferrovie ha investito sulla sicurezza e, nei due passaggi a livello di Mussotto e in quello di Scaparoni, sono ora presenti dei radar in grado di individuare eventuali veicoli rimasti bloccati sui binari. Nel caso, si attiveranno procedure di sicurezza che prevedono l’arresto immediato dei convogli».

Ora, le principali istanze dei pendolari albesi sono due: «Vorremmo avere corse più veloci. Se ora, da Alba a Torino Lingotto, ci vuole un’ora e sette minuti, ci piacerebbe che i tempi di percorrenza tornassero sotto i 60 minuti come accadeva un tempo. Per adesso, sembra che la richiesta non sarà presa in considerazione. A differenza della seconda istanza, relativa alla sicurezza nella stazione di Alba, per la quale c’è maggiore apertura. Abbiamo una proposta: chiudere l’area della ferrovia e la passerella dalle 23 alle 6, orari in cui il servizio non è attivo».

«Dal primo luglio biglietti e abbonamenti sono più cari. La Regione poteva bloccare l’aumento automatico»

Per Fulvio Bellora del coordinamento mobilità integrata e sostenibile, per i pendolari la politica potrebbe fare di più: «Dal primo luglio sono scattati gli aumenti su biglietti e una legge regionale e sono vincolati all’inflazione. Quest’anno sono stati contenuti, pari allo 0,60 per cento, mentre nei tre anni precedenti il valore si attestava su 5,45, 5,58 e 3,59. La Regione avrebbe potuto bloccare l’aumento automatico: lo  ha fatto la Liguria, pur vincolata  anch’essa dal contratto stipulato con Trenitalia. Se c’è la volontà qualcosa si può fare».

Da luglio «come promesso in campagna elettorale, sono partiti, in via  sperimentale, gli abbonamenti gratuiti per i giovani con meno di 26 anni. Per ora, ne possono usufruire solo gli studenti universitari e i torinesi», spiega Fulvio Bellora.

Aggiunge: «Probabilmente tale beneficio sarà esteso, ma di sicuro  non sarà un provvedimento epocale come era stato sbandierato. Costerà dieci milioni l’anno per tre anni.  Credo che tali risorse si sarebbero potute spendere meglio. Per esempio, prevedendo corse aggiuntive sulla tratta Alba-Asti. Per dare un’idea  dei costi sostenuti: l’intera Cuneo- Saluzzo-Savigliano costa 3 milioni e seicentomila euro l’anno». 

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