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Lettera al direttore / La follia della guerra sembra inarrestabile: ci resta solo la preghiera per chiedere pace?

guerra ucraina

LETTERA AL DIRETTORE – Credo non sia possibile chiudere occhi e orecchie sul Medio Oriente. Nessuno è innocente e dovremmo incoraggiarci tutti a chiedere perdono, specialmente ai più indifesi. Israele vorrebbe far credere che sta per finire di sterminare Gaza, ma come pensarlo se Gaza riesce a tenere testa a un esercito con tecnologie come quelle di Israele?

L’Iran dice che è alla vigilia dello sterminio di Israele, ma dopo l’attacco israeliano e americano alle basi nucleari dell’Iran, questo, per rappresaglia, ha lanciato droni e missili contro Israele, nella maggior parte dei casi senza colpire alcun bersaglio.

Trump grida che gli ayatollah non possono avere l’atomica, ma essi dovrebbero avere una gran quantità di uranio per costruirla nei prossimi anni, qualora non l’avessero ancora. Così tutte le parti esibiscono e ostentano le loro bugie. Intanto si moltiplica la sofferenza, la disperazione e il rischio che, in seguito a qualche incidente, si inneschi un processo catastrofico da cui è difficile uscire. Per parlare solo del Medio Oriente, nelle ultime settimane, quanti morti a Gaza, Libano, Siria e Iran!

Il patriarca di Gerusalemme Pierbattista Pizzaballa, in un comunicato dichiara che «il bersaglio diretto di siti nucleari iraniani solleva una domanda agghiacciante: quanto ci separa ormai da un uso reale dell’arma atomica, o quanto meno da un incidente nucleare? Un attacco a impianti del genere, se non accuratamente contenuto, potrebbe provocare fuoriuscite radioattive, innescare ulteriori atti disperati», e continua ricordando che il Consiglio di sicurezza dell’Onu dovrebbe agire con iniziative concrete, quali immediato cessate il fuoco, attivazione di delegazioni diplomatiche e di presidi umanitari per evitare che il mercato energetico globale reagisca con furia, provocando profughi senza numero e un’instabilità sociale senza precedenti. Il cardinale ha concluso il suo intervento dicendo che «il mondo è sull’orlo del baratro. E il tempo per tirarlo indietro sta per scadere».

La conclusione più concreta a questo grido è la preghiera: «Maria, madre nostra / disperdi i pensieri malvagi dai cuori superbi. / Togli la forza ai potenti / e abbattili dai troni. / Innalza gli umili e dona loro dignità e speranza. / Il cibo che abbonda sulla tavola dei ricchi / fallo giungere agli affamati. / Spegni il fuoco della guerra, / cura i feriti e ricostruisci le loro case, / affinché la tua umanità ritrovi la pace».

 don Renato Rosso

Caro don Renato, purtroppo la follia della guerra sta contagiando tutti gli Stati e la corsa al riarmo in Europa, paventando il pericolo russo alle frontiere, non lascia tranquilli. L’Ue spenderà miliardi in armi, così come altri Stati. Intanto ovunque crescono fame, violenza e profughi. Nei giorni scorsi, papa Leone ha parlato di violenza bellica che si abbatte sull’Oriente cristiano «con una veemenza diabolica mai vista prima… i bambini non cessano di essere dilaniati con le bombe», mentre bisognerebbe «imitare Cristo mostrando un modo di regnare diverso da quello di Erode e Pilato». C’è da chiedersi se le file di regnanti e politici in piazza San Pietro, che magari ricevono la Comunione e si dicono cattolici, si sentono interpellati da queste parole.

g.t.

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