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Lorenzo Carosso, la lode e l’Asperger: «La difficoltà non è un limite»

Il ragazzo ha raggiunto il suo obiettivo al Cillario, grazie a impegno e forza di volontà

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di Chiara Bonetto 

LA STORIALorenzo Carosso, maturando dell’indirizzo Gara (gestione delle acque e risanamento ambientale) dell’Istituto Cillario Ferrero di Alba, ha concluso il suo percorso con il massimo dei voti: 100 e lode. Un risultato, il suo, tutt’altro che scontato.

Per nessuno lo è, ma nel suo caso c’era una sfida in più: convive con la sindrome di Asperger, una condizione che può rendere più complessa la relazione con gli altri e l’adattamento ad alcuni contesti. Lorenzo ha affrontato tutto il suo percorso con serietà, passione e forza di volontà. E, alla fine, si è portato a casa una delle soddisfazioni più grandi.

L’esperienza di Lorenzo

È lui stesso a raccontare il suo esame: «L’orale era la prova che mi spaventava di più, per via del discorso da portare a termine a partire da un’immagine che non potevo prevedere. Qualcosa di non preparato, insomma». Ma alla fine tutto è andato per il meglio: «Mi è capitata la foto di un lago inquinato: ho subito parlato di fisica, poi di impianti, chimica, storia, italiano. Alla fine, era rimasta fuori soltanto matematica, così il professore mi ha mostrato un grafico e l’ho commentato».

Anche la prima e la seconda prova sono state affrontate con lo stesso impegno. La seconda, in particolare, prevedeva un progetto sulla bonifica di un terreno: sei ore intense, tutte necessarie per completare l’intero progetto. Ora Lorenzo guarda avanti con le idee chiare: «Sono pronto a iscrivermi alla facoltà di tecnologie alimentari: è il corso più vicino a quanto ho studiato alle superiori e si collega bene anche agli stage che ho fatto. Ho lavorato prima all’Egea, per il controllo delle acque, poi alla Ferrero, per il controllo degli alimenti. Ho imparato molto da entrambe le esperienze e sono riuscito a migliorarmi». Dopo gli studi universitari, però, gli piacerebbe rimanere nel campo dell’analisi dei prodotti dolciari, magari tornando in via Pietro Ferrero.

Le parole di mamma Maria

Ma ora è tempo di festeggiare il 100 e lode. Tra i più orgogliosi, c’è mamma Maria: «Lorenzo si è sempre impegnato tanto, ha messo il cuore in quello che ha fatto. Gli piace studiare e non lo vive come una fatica. Certo, magari impiega un po’ più di tempo, ma arriva al traguardo come tutti gli altri. E, a livello personale, sono molto fiera di lui: ha dimostrato che la difficoltà non è stata un ostacolo, ma un grande stimolo».

La sindrome di Asperger, ci tiene a raccontare la mamma, è stata affrontata nel modo giusto anche grazie al contesto scolastico: «Non è mai stata ignorata. I professori e i compagni hanno saputo creare un ambiente in cui si è inserito in modo sereno. È andato sempre volentieri a scuola. L’insegnante di sostegno l’ha seguito dalla prima alla quarta. Poi, l’ultimo anno, è arrivata una nuova docente, bravissima, che ha saputo subito relazionarsi con lui ed entrare nella grande famiglia che si è creata nel tempo». Lo conferma anche Lorenzo: «Tutto è stato affrontato in modo gentile e inclusivo, creando il miglior ambiente scolastico possibile per me», conclude, con il sorriso.

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