
ALBA – Oggi 6 agosto, a 80 anni esatti dallo scoppio della prima bomba atomica sulla città giapponese di Hiroshima, seguita poi il 9 agosto dalla seconda su Nagasaki, l’Anolf Cuneo (l’associazione promossa dalla Cisl per l’integrazione e la convivenza) vuole parlare di pace e lo fa cercando di realizzare una seconda tappa del progetto lanciato a inizio anno, con il contributo del Comune di Alba e con l’adesione e l’aiuto dell’associazione “La quercia scout” (associazione di adulti scout dell’albese), con un intervento con i ragazzi e gli animatori dell’Estate ragazzi di Cristo Re.
La storia di Sadako Sasaki
L’attività legata al progetto prevede, in un primo momento, la presentazione della storia di Sadako Sasaki, una bambina di Hiroshima che allo scoppio della bomba atomica aveva due anni e, nonostante abitasse a circa 2 km dall’epicentro, ne uscì in apparenza indenne, tanto che riuscì a riprendere la vita normale, andare a scuola, fare sport e cercare di vivere, nonostante le difficoltà e la distruzione della città, una vita normale nella sua adolescenza e giovinezza.
A dieci anni però incominciò a stare male e le fu diagnosticata una leucemia a causa delle radiazioni subite e cercarono di curarla con ricoveri anche in ospedale. Sadako aveva voglia di vivere e venne a conoscenza di una storia-leggenda tramandata in Giappone, legata all’uccello gru, uccello simbolo molto importante in quel Paese ed in altri Paesi asiatici, considerato un porta fortuna, un segno di speranza, di longevità, ma anche di fedeltà e di pace.
La leggenda raccontava che se uno riusciva a realizzare mille figure di gru, viveva mille anni. Sadako non si perse d’animo e incominciò a creare con gli origami, arte tipica giapponese insegnata fin da bambini nelle scuole, le mille gru, utilizzando qualsiasi tipo di carta, comprese le scatole dei medicinali utilizzati per curarla.
Purtroppo la bambina morì a 12 anni, solamente due anni dopo la scoperta della malattia e sembra che non riuscì a terminare la realizzazione delle mille gru, ma arrivo a 644 (qualcuno dice che riuscì a superare le mille gru), ma la tradizione racconta le gru mancanti furono poi completate dai suoi amici e compagni di scuola.
A Hiroshima c’è un monumento a Sadako Sasaki, nel parco del Monumento alla memoria, che rappresenta una bambina con le braccia aperte dalle quali spiccano in volo le gru, ed è sempre carico di strisce di origami colorati, per rinnovare la speranza in una vita di pace per tutti.
«Nella giornata di oggi vorremmo, con i ragazzi dell’Estate ragazzi, aiutare Sadako a completare le mille gru, insegnando a realizzare gli origami, che saranno colorati da loro stessi come meglio credono, ricordando che sono un simbolo di pace, in un momento dove purtroppo tutti i giorni sentiamo di guerre e anche di nuove bombe atomiche, dove le persone che ci rimettono di più e purtroppo perdono anche la vita sono molti bambini e ragazzi», spiegano da Anolf.
La giornata finirà con un gelato nei diversi gusti, per simboleggiare che nonostante la loro differenza, dei diversi
colori, delle varie proprie peculiarità, il gelato è una cosa meravigliosa, così è anche l’umanità.
L’incontro con l’Estate Ragazzi è una seconda tappa di tutto il progetto, incominciato con alcune scuole e classi di Alba, ma volevamo un’iniziativa anche nella giornata di oggi, per unirsi “nel nostro piccolo” al mondo che ricorderà questa tragedia, legata però alla speranza di superare il momento attuale e comunque riflettere sulla necessità di pace e di convivenza fra i popoli, ma anche nella nostra società e nella nostra vita quotidiana.
Ci sarà poi ancora un terzo momento alla ripresa delle scuole e vorremmo finire con una proposta sulla pace che ci piacerebbe coinvolgesse oltre alle scuole, ai bambini, anche tutta la città.
Ringraziamo il Comune per il contributo ed il sostegno accordatoci, all’associazione “La quercia scout”, volendo ancora sottolineare che quest’iniziativa è anche un scambio fra generazioni, perché molti volontari dell’Anolf e de La quercia scout sono già nonni e nonne.
