
di Davide Barile
ALBA – Le zanzare sono considerate, dalla maggior parte della gente, dei fastidiosi insetti che rendono insopportabili le giornate estive. Oltre al disagio causato dalla puntura, possono essere vettori di malattie come Dengue, Zika e Chikungunya: considerate fino a qualche anno fa endemiche delle aree tropicali, da qualche tempo sono in aumento i casi anche in Italia. Ultimamente, le segnalazioni sono arrivate dal Lazio.
Sulla questione della disinfestazione ha posto l’accento Mario Marano, con un’interrogazione durante il Consiglio comunale del 30 luglio: «Se ne parla da marzo ma, finora, non so cosa sia stato fatto. La gente mi chiede e io non so cosa rispondere. Si sentono presi in giro, come me».
A chiarire i dubbi è stato Roberto Cavallo, assessore all’ambiente: «In una delle scorse variazioni di bilancio, il consiglio comunale aveva approvato lo stanziamento di quindicimila euro per la lotta alle zanzare: non lo si faceva dal 2014. Il primo intervento è stato il 22 luglio nelle zone più a rischio, come il Mussotto, le aree nei pressi delle scuole e dei centri anziani, vicino ai corsi d’acqua, al parco Tanaro e nelle rotonde. Seguiranno altri tre interventi programmati per il 20 agosto, il 15 settembre e il 10 ottobre. I tempi sono dettati dal ciclo vitale della zanzara, che è compreso tra venti e trenta giorni. Una zanzara adulta feconda depone circa duecento uova».
Il metodo usato è «la lotta biologica con una sottospecie di un batterio, il Bacillus thuringiensis. Il trattamento colpisce le larve del genere delle zanzare e non ha effetti negativi sull’uomo e su altri animali».
