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Alba / Perché non trasferire l’archivio comunale in spazi più idonei?

Lo ha chiesto, durante il Consiglio del 30 luglio, il consigliere comunale Lorenzo Paglieri

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Lorenzo Paglieri

ALBA – Oltre al ruolo di consigliere comunale e alla sua professione di avvocato, Lorenzo Paglieri si cimenta, usando passione e rigore metodologico, con la ricerca storica d’archivio. Tra gli ambiti delle sue ricerche ci sono anche gli Internati militari italiani in Germania: grazie a lui, è stato possibile recuperare un elenco degli albesi spediti nei campi tedeschi. Tra loro, c’era anche suo padre Italo.

Per tali motivi, Paglieri è solito frequentare l’archivio della Città di Alba. Nell’autunno dell’anno scorso era stato assistito dall’archivista Roberta Audenino: durante il consiglio comunale del 30 luglio, ha domandato se nei prossimi mesi continuerà a essere garantita la presenza di un professionista e se l’Amministrazione abbia mai pensato allo spostamento dell’archivio in locali più idonei.

«La dottoressa Audenino» ha spiegato Caterina Pasini, assessora alla cultura, «è stata presente nell’archivio comunale grazie a un progetto finanziato dalla Regione Piemonte. Erano previsti diversi, tra cui la schedatura di venti metri lineari di archivio e la digitalizzazione della mappe del catasto napoleonico. Si tratta, in quest’ultimo caso, di documenti molto richiesti e, per facilitarne la consultazione ed evitare danneggiamenti, si è scelto di renderli disponibili su supporti informatici».

Come consultare i documenti

Fino al 2022 «l’archivio era presidiato dalla dipendente Ileana Rossi, che in seguito è andata in pensione. Nel 2024, Audenino ha prestato servizio per sedici ore al mese e, in questo modo, ha garantito gli accessi del pubblico per la consultazione. Allo stesso tempo, ha istruito un’altra dipendente comunale. In questo momento, però, la lavoratrice in questione si occupa pure dell’ufficio anagrafe. Per chi volesse consultare l’archivio, è comunque disponibile due venerdì al mese su appuntamento».

Per quanto riguarda un eventuale spostamento, Pasini Chiarisce: «In accordo con la Soprintendenza archivistica, c’è l’idea di riordinare i documenti presenti e procedere all’eliminazione di quelli di scarso valore. Così facendo si recupererà spazio e, in seguito, si potrà decidere e scegliere con calma la possibilità del trasferimento».

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