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Co.E.S. Piemonte: “Servono più tutele per gli autisti soccorritori”

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CRONACA – Il gravissimo incidente avvenuto il 4 agosto sull’autostrada A1, nel quale hanno perso la vita sia l’equipaggio dell’ambulanza della Misericordia sia il paziente trasportato, è purtroppo soltanto l’ultimo di una serie di episodi simili che, negli ultimi anni, hanno coinvolto non solo membri degli equipaggi delle ambulanze – personale tecnico e sanitario – e pazienti, ma anche utenti della strada, con conseguenze più o meno gravi.

Sul territorio nazionale, nel 2023, sono stati 145 gli incidenti che hanno visto coinvolti mezzi di soccorso. Nel decennio 2014-2024, in Piemonte si sono verificati 121 incidenti, con 8 decessi.

«Vogliamo porre l’accento – sottolinea Co.E.S. Piemonte – sul fatto che gli autisti e i soccorritori, vittime di incidenti e molto spesso anche di violenze verbali, talvolta fisiche, denigrazioni e maltrattamenti, sono in realtà invisibili, non tutelati dalla legge e spesso neanche citati in cronaca».

Come associazione di categoria degli autisti di ambulanza e degli autisti soccorritori professionisti, Co.E.S. può soltanto raccogliere le testimonianze dei soci e sostenitori e offrire loro il proprio appoggio

Il riconoscimento della figura professionale

L’associazione sta lavorando affinché la figura professionale dell’Autista Soccorritore venga riconosciuta dalla legge e regolamentata a livello nazionale, con l’individuazione dei rischi a cui sono esposti gli operatori tecnici e il personale sanitario durante ogni intervento o trasporto su ambulanze, automediche e altri mezzi di soccorso.

È intenzione di Co.E.S. uniformare a livello nazionale e aumentare il livello qualitativo della formazione, sensibilizzando gli operatori alla sicurezza stradale e standardizzando le procedure di soccorso per una maggiore tutela di chi svolge queste mansioni, in collaborazione con il personale sanitario e amministrativo delle varie realtà regionali. Il tutto a beneficio dei cittadini che si rivolgono al Sistema di Emergenza-Urgenza.

Una sfida per il futuro

«È una sfida per il futuro che non può più essere ignorata e rimandata», ribadisce Co.E.S. Piemonte.

Nel messaggio, l’associazione ricorda anche i colleghi Gianni e Giulia e il signor Franco: «I Soci e il Consiglio Direttivo si stringono a parenti, amici e colleghi della Misericordia in questo momento di dolore ed esprimono la loro vicinanza ai feriti e alle persone coinvolte».

Comunicato Stampa

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