
di Davide Barile
L’APPELLO – Il problema del calo delle donazioni di sangue si ripresenta ogni estate. Quest’anno, però, la diminuzione risulta più marcata. «Dalle riunioni con i direttivi provinciali e regionali abbiamo appreso che la tendenza è la stessa in tutta Italia», spiega Gianfranco Canavese, presidente dell’Avis albese. «Lo scorso anno, in totale, i nostri donatori hanno steso il braccio 4.882 volte. Se confrontiamo i dati da gennaio a luglio, notiamo che c’è una differenza negativa di 200 donazioni. Da qui a dicembre ci sarà tempo per recuperare, ma occorrerà uno sforzo aggiuntivo per i donatori».
In estate «la diminuzione è sempre stata legata al caldo e alle vacanze. Ad Alba, il mese più critico è luglio perché è il periodo in cui la Ferrero, grande bacino di donatori, è in ferie. Ma hanno inciso anche altri fattori. A inizio anno, abbiamo perso un’intera giornata di donazione del plasma per la concomitanza con una festività: in totale, si tratta già di venti sacche. In primavera, influenza e altre malattie hanno inciso parecchio e, a volte, il giorno prima ci trovavamo a gestire quattro o cinque cancellazioni».
Tra gli ostacoli: la disorganizzazione con le scuole
Per quest’ultimo aspetto, va sottolineato che da anni, per cercare di limitare il problema, il sistema sanitario offre la possibilità ai donatori di sangue di vaccinarsi gratuitamente contro l’influenza, indipendentemente dall’età. Infine, «abbiamo avuto un notevole calo nel corso della campagna Autoemoteca nelle scuole. È un’iniziativa che portiamo avanti da anni, si parte in autunno con incontri negli istituti per parlare dell’importanza del dono del sangue e, tra l’inverno e la primavera, ci rechiamo in tutte le scuole albesi. Quest’anno le donazioni sono state di meno per via dei continui spostamenti delle date. Quelle definitive, alla fine, erano troppo vicine agli esami di maturità e, in molti, hanno rinunciato. Si è errato qualcosa anche nel sistema delle prenotazioni: durante i colloqui prima delle donazioni, i medici hanno scartato sei o sette ragazzi per volta. Tra loro, magari, c’era chi aveva fatto un piercing nei tre mesi precedenti: il problema non si sarebbe presentato se si fossero gestite meglio le prenotazioni».
Il sangue è necessario sia per le trasfusioni dopo incidenti e operazioni chirurgiche sia per chi è affetto da malattie come l’anemia mediterranea. In Italia i malati sono intorno ai settemila, di cui circa cinquecento in Piemonte: il fabbisogno medio di sacche per paziente è compreso tra 30 e 50 l’anno.
Chi volesse donare sangue all’Avis di Alba può telefonare al numero 0173-44.03.18 per chiedere informazioni, mentre le prenotazioni devono essere effettuate sul sito www.avisalba.it.
Nei giorni stabiliti, nella sede di via Margherita di Savoia è possibile donare anche il plasma. Si tratta di un prelievo che richiede più tempo ma è adatto anche a chi è anemico o ritenuto inidoneo alla donazione di sangue intero.
