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Investì una decina di persone in piazza San Carlo, la difesa chiama in aula l’assicurazione

Salone di Torino, auto sbaglia manovra e colpisce 12 spettatori
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di Elisa Rossanino

TORINOUna brusca accelerata le aveva fatto perdere il controllo della sua Lancia 037 causando una decina di feriti che quella domenica di settembre, dietro alle transenne, stava assistendo in piazza San Carlo alla sfilata in occasione del Salone dell’auto nel capoluogo piemontese.

Alla guida c’era Barbara Riolfo, la pilota albese che lunedì 21 luglio è tornata davanti alla giudice di pace torinese Laura Voria con l’accusa di lesioni colpose stradali. Come ricostruito in aula, la donna, mentre percorreva via Roma, da piazza Castello in direzione piazza Carlo Felice all’intersezione con via Maria Vittoria, aveva accelerato bruscamente sul lastricato di piazza San Carlo perdendo il controllo della vettura e, schiantandosi sulle transenne, aveva causato lesioni personali a diversi soggetti.

Nell’occasione i legali dei danneggiati si sono costituiti parte civile: Gianluca D’Angelo, Riccardo Marescotto e Giacomo Telmon del foro di Torino e Maurizio Toppino del foro di Asti in rappresentanza di tre dei feriti: F. V. residente a Sanfrè, E. A. e R.B entrambi di Lainate (Milano).

All’udienza il legale della difesa, l’albese Roberto Ponzio, ha prodotto la polizza assicurativa stipulata dalla pilota con la compagnia Vittoria assicurazioni. In particolare è stato mostrato il certificato di assicurazione e pagamento della polizza e l’autorizzazione per la circolazione con targa di prova.

Il legale ha poi chiamato in causa, come responsabile civile, la stessa compagnia assicurativa. Istanza che la giudice Voria ha accolto fissando al 14 novembre il proseguimento del procedimento.

Commenta l’avvocato albese Ponzio: «La mia assistita è da sempre regolarmente assicurata. Le eccezioni di inoperatività della polizza avanzate dalla compagnia assicurativa sono infondate e pretestuose, infatti la copertura assicurativa nei confronti di terzi danneggiati è sempre operante ed eventualmente l’assicuratore potrà agire soltanto in sede di rivalsa nei confronti dell’assicurato. Mi riservo di segnalare il comportamento a nostro avviso scorretto all’ente Ivas (l’Istituto di vigilanza per le compagnie assicurative)».

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