
di Matteo Viberti
IL FESTIVAL – “Legami di potere” è il titolo scelto da Intonando per l’edizione 2025 del festival Profondo umano, in programma ad Alba da settembre a dicembre. Un tema che, com’è ormai tradizione della manifestazione, verrà sviscerato e analizzato dai punti di vista più diversi, attraverso molti linguaggi artistici ed espressivi.
La mostra Baccanti aprirà il 29 agosto
Il programma completo del festival verrà svelato venerdì 29 agosto, durante la conferenza stampa fissata per le 17,30 in Municipio. Tanti gli eventi che verranno annunciati, da settembre a dicembre.
Il prologo sarà la mostra Baccanti. L’apertura è in programma sempre per venerdì 29 agosto alle 18.30 nel coro della chiesa della Maddalena; l’installazione sarà visitabile gratuitamente fino al 28 settembre.
Si tratta della nuova opera video di Emma Scarafiotti, artista multimediale, in collaborazione con Lunetta11, la galleria con sede nella borgata di Mombarcaro sorta nel 2019 per portare l’arte contemporanea in alta Langa. Baccanti si sviluppa attorno all’idea di una nuova femminilità, ibrida e post umana che trova liberazione nel mondo animale e naturale.
L’intervista
Scarafiotti, nata nel 1996 ad Augusta, ha rilasciato a Gazzetta d’Alba alcune anticipazioni.
Qual è la sua storia artistica, come è arrivata a costruire il suo stile di lavoro creativo?
«Mi muovo utilizzando differenti linguaggi: video, fotografia e performance fisica. Le opere uniscono lo stile del documentario scientifico alla narrazione teatrale, accostando strumenti analogici a tecnologie digitali. I protagonisti sono solitamente outsider, che vivono ai margini della società. Riguardo al mio percorso formativo, mi sono laureata a Londra e ho poi frequentato un master in nuove tecnologie e arti visive. Ho esposto in varie città italiane ma anche in Cina, Olanda e Canada».
Che cos’è Baccanti, come si struttura l’installazione video?
«Nel progetto cerco di unire le mie due principali passioni (narrazione filmica e performance fisica) dando forma a un racconto stratificato, viscerale e profondamente attuale. Al centro dell’opera c’è il tema della violenza sulle donne e della discriminazione di genere, affrontato attraverso una visione radicale e alternativa del femminile: una forza primitiva, ribelle, relazionale, sottratta agli stereotipi».
Perché questo titolo?
«Baccanti richiama l’ultima tragedia di Euripide e le figure delle Menadi, seguaci del culto di Dioniso: donne selvagge e sovversive, in aperto contrasto con i ruoli imposti dalla società ateniese. Il film nasce da un’esperienza autobiografica legata al trauma della violenza, e si sviluppa come un gesto di riscatto. Da una ferita individuale prende forma un’opera corale, che affonda nel vissuto collettivo e diventa atto politico e sociale».
Il tema del corpo è dunque centrale.
«La natura e il mondo animale nell’opera equivalgono a modelli di riferimento per una riscoperta del corpo femminile, segnato da abusi e discriminazioni. Da qui l’idea di una nuova femminilità, oltre il binarismo di genere. Una femminilità che trova riscatto, alleanza e possibilità di liberazione nella relazione con ciò che è non-umano. Il movimento diventa linguaggio di cura, contaminazione e resistenza».
Insomma, l’intento è di combattere i pregiudizi, le discriminazioni, l’oppressione.
«Esatto. L’opera immagina un futuro fondato sulla coesistenza radicale e sull’interdipendenza tra le specie, ribaltando lo storico legame svalutante tra femminile, natura e animalità, per dar vita a nuove mitologie contemporanee, capaci di liberare corpi e pensieri da categorie oppressive. Attraverso danza, coreografia e tecnologie digitali sperimentali, il corpo diventa veicolo di attraversamento e trasformazione aprendo interrogativi su biologia, identità, alterità e metamorfosi. Baccanti invita a riflettere sulle forme di resistenza politica e poetica, costruendo risposte urgenti alle crisi del nostro tempo (ecologiche, sociali e di genere) in un mondo che chiede nuovi immaginari oltre l’antropocentrismo».
L’opera sarà visitabile con ingresso gratuito. Gli orari di apertura: il giovedì e il venerdì dalle 15 alle 19.30, nel fine settimana anche al mattino dalle 10 alle 12.30.
