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Don Degiorgis: «Mi mancherà San Cassiano, ma accolgo con entusiasmo la nuova sfida alla Caritas»

Una macchina operativa, quella della Caritas diocesana, dal 1° settembre guidata da don Domenico Degiorgis, che ha ricevuto il testimone da don Mario Merotta come direttore, nell’ambito delle nomine ufficializzate dal vescovo Marco Brunetti ad agosto

Don Degiorgis: «Mi mancherà San Cassiano, ma accolgo con entusiasmo la nuova sfida alla Caritas»

di Francesca Pinaffo

ALBA In via Pola, al Centro di prima accoglienza della Caritas, dopo Ferragosto l’effetto-vendemmia ha iniziato a farsi sentire. Le presenze sono aumentate e a cena alla mensa in questo momento accedono tra le 70 e le 80 persone, rispetto alle 60 del periodo precedente.

Durante tutto il mese di agosto, come prevede l’accordo firmato la scorsa primavera con il Comune, la struttura è rimasta sempre aperta, con la presenza di operatori e volontari. Nel dormitorio, sono stati ospitati in media 22 uomini a notte, più altri sette entrati nel progetto della seconda accoglienza, negli alloggi dedicati. Chi raccoglie l’uva e chiede aiuto alla Caritas racconta una storia già sentita purtroppo: c’è una forte presenza dell’intermediazione, alcuni dicono di non avere ancora ricevuto il contratto o di lavorare in condizioni che non rientrano in ciò che prevede la legge.

C’è poi l’Emporio della solidarietà, dove può fare la spesa chi è in condizioni di povertà. Senza dimenticare i centri di ascolto nelle parrocchie e altri progetti avviati nel corso del tempo. Una macchina operativa, quella della Caritas diocesana, dal 1° settembre guidata da don Domenico Degiorgis, che ha ricevuto il testimone da don Mario Merotta come direttore, nell’ambito delle nomine ufficializzate dal vescovo Marco Brunetti ad agosto.

Per nove anni parroco a San Cassiano e prima ancora a Montà, Degiorgis da tempo è attivo come volontario in via Pola: «Ammetto che non è stato semplice lasciare i miei parrocchiani, ma credo che per me sia arrivato il momento di vivere questa nuova sfida. È una responsabilità importante, a cui spero di rispondere al meglio. Mi sono avvicinato a piccoli passi al mondo della Caritas e sento di essere in una dimensione che mi appartiene. Ho scoperto un’umanità di certo fragile, a causa di vissuti complessi, ma anche ricca di risorse. Ecco: penso che sia importante non dimenticarci del lato umano».

Don Degiorgis prosegue: «Come sempre, gli ospiti di via Pola rappresentano un’utenza molto variegata: in questo momento, ci sono molti braccianti agricoli, ma anche persone che presentano problematiche di vario tipo e che non hanno un tetto. L’obiettivo è aiutare il maggior numero di bisognosi, con progetti mirati. Il ringraziamento va agli operatori e a tutti i volontari che, anche ad agosto, hanno dato il loro contributo essenziale».

Il direttore conclude: «Ho anche già avuto modo di confrontarmi con il Comune, con il quale c’è un ottimo dialogo: credo che fare rete e lavorare bene in squadra sia fondamentale per agire sul fronte dell’accoglienza e dell’inclusione».

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