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Piemonte Documenteur Film Fest: nella Langhe, il trionfo del “veramente falso”

Sei troupe e sei borghi: premi a Monforte dopo 120 ore di riprese

Piemonte Documenteur Film Fest: nella Langhe, il trionfo del “veramente falso”

CINEMA – Si è chiusa sabato 30 agosto lPiemonte Documenteur Film Fest: Langhe, trionfo del “veramente falso”’edizione 2025 del Piemonte Documenteur Film Fest, il festival più ironico e irriverente d’Europa dedicato al falso documentario. Dal 23 al 30 agosto, sei troupe provenienti da Piemonte, Emilia-Romagna e Sicilia hanno invaso Monforte d’Alba, Murazzano, Novello, Roddino, Rodello e Treiso, trasformati in un set diffuso dove bugie e invenzioni sono diventate cinema.

La serata finale a Monforte

L’Auditorium Horszowski di Monforte d’Alba ha ospitato la serata conclusiva, gremita di pubblico e alla presenza dei sindaci Livio Genesio (Monforte), Marco Pallaro (Novello), Luca Viglierchio (Murazzano), Franco Aledda (Rodello), Marco Andriano (Roddino) e Andrea Pionzo (Treiso). In platea cittadini e appassionati hanno tifato per i corti girati nei rispettivi paesi, tra applausi, trombe da stadio, campane e fuochi d’artificio.

Le troupe in gara

A Monforte d’Alba i Bucanieri del Barbera con Alessandro Garelli, Mattia Capone, Bruno Ugioli; a Murazzano Salvatori e Matti con Salvatore Iodice, Matteo Pellegrini, Matteo Tarditi; a Novello EPG Studio con Giuliano Visconti, Elettra Ciofalo, Pierpaolo Arata; a Roddino Tortellini & Caciot con Francesco Tinarelli, Francesco Contini, Giacomo Sassi; a Rodello Exquisite Corps con Fabio Migliorini, Giulio Angelino, Gregorio Audasso; a Treiso Pop Shorts con Gregorio Biancotto, Lorenzo Viberti, Luca Tibaldi.

Un festival unico nel suo genere

Nato nel 2009 da un’idea di Carlotta Givo, il festival è un progetto dell’associazione culturale Cinelabio con RECTV Produzioni, in partnership con Shortsfit distribution, Centro Nazionale del Corto, AIACE Valle d’Aosta, Yepp Langhe, Novelab e Collettivo Tipo. È un elogio alla bugia “formato full hd”: una sfida creativa di 120 ore per realizzare mockumentary capaci di ingannare e divertire. «Il Piemonte Documenteur Film Fest è un evento unico che continua a interrogare il confine sottile tra realtà e finzione, tra verità documentaria e costruzione narrativa – racconta Ilaria Chiesa, direttrice del Festival. “Siamo orgogliosi di presentare l’edizione 2025 di un festival che, quest’anno più che mai, offre uno spazio di riflessione critica, dove il cinema diventa strumento per decifrare il presente e immaginare nuovi scenari possibili. Con il nostro programma vogliamo anche ribadire il valore del cinema indipendente, sostenendo autrici e autori che scelgono di percorrere strade libere, originali e spesso coraggiose”.»

I premi della stampa e quelli collegati ai festival

Dopo le proiezioni pubbliche, la premiazione si è aperta con il Premio della Stampa (giuria: Giuseppe Amorisco, Daniele Caponnetto, Daniela Scavino e Andrea Olimpi), assegnato alla troupe Exquisite Corps per Eterna Musa, girato a Rodello. Il Premio Bref, consegnato da Alessia Gasparella (AIACE Valle d’Aosta), è andato a EPG Studio per A Novello c’è un castello; il Premio ShorTO, a cura di Elena Ciofalo (Centro Nazionale del Corto), ha visto trionfare ancora Exquisite Corps.

I nuovi riconoscimenti

Per la prima volta sono stati introdotti tre premi votati da tutte le giurie: Premio Verità a Pop Short per Lo spirito di Don Flori (Treiso); Premio Utopia a Salvatori e Matti con Legge numero 80 (Murazzano); Premio Cinema ai Bucanieri del Barbera con Grandi Speranze (Monforte d’Alba).

Miglior interpretazione e distribuzione

Il Miglior Attore/Attrice è stato assegnato ex aequo alle tre interpreti femminili di Eterna Musa. Il Premio Distribuzione, consegnato da Lucila Riggio, è andato a Grandi Speranze dei Bucanieri del Barbera.

I premi del pubblico e della giuria

Il Premio del Pubblico è stato attribuito ex aequo a Lo spirito di Don Flori e Grandi Speranze.

Il premio più ambito, quello della Giuria ufficiale (composta da Fabrizio Dividi, Remo Schellino e Lia Furxhi), è stato consegnato da Paolo Tibaldi alla troupe Tortellini e Caciot per Bandit, girato a Roddino.

Redazione

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