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Regolamento comunale per la raccolta rifiuti: ecco che cosa potrebbe cambiare

Il tema è stato già al centro di una seconda commissione: se ne parlerà di nuovo questa sera e sono diverse le novità rilevanti

Piano rifiuti incardinato in Aula
Immagine d'archivio.

di Beppe Malò

ALBANel corso della riunione della seconda Commissione del 9 settembre, è stata presa in esame la prima bozza del nuovo regolamento comunale per la raccolta e trattamento dei rifiuti. L’assessore all’ambiente, Roberto Cavallo, ha presentato ai commissari le principali modifiche che la Giunta ha elaborato agli articoli del testo precedente per aggiornarlo all’intervento dell’Arera (l’autorità nazionale competente in materia, ndr), del 5 agosto scorso.

L’analisi del documento proseguirà questa sera, giovedì 18 settembre, per consentire di porre in discussione la delibera nel corso del Consiglio comunale convocato per lunedì 29 settembre.

Gli obiettivi

Il momento è importante perché il prossimo anno, a giugno, scadrà la convenzione attualmente in atto con Egea: è tempo di progettare i contenuti del bando che andrà a gara per selezionare il nuovo concessionario, che sarà inquadrato dal Coabser (Consorzio albese braidese servizi rifiuti) come ente competente del territorio e dal suo braccio operativo, Str, come gestore.

Dieci anni di Circonomia
Roberto Cavallo

L’obiettivo che sarà perseguito nei prossimi mesi è quello di dare un consistente incremento alla percentuale di raccolta differenziata, puntando a raggiungere l’82 per cento del totale, per un peso pro capite all’anno pari a 90 chili di indifferenziato. In un anno circa, proseguendo nel percorso già sviluppato dalla precedente Amministrazione, si è progressivamente passati da 140 chili a 122 e – ad agosto – a 94 chili. Ha commentato l’assessore all’ambiente, Roberto Cavallo: «Siamo sulla buona strada per raggiungere gli obiettivi richiesti e per contenere i costi di smaltimento che, a oggi, sono nell’ordine di 160 euro a tonnellata».

Il ruolo di Str

Non sono molte le novità espresse dal nuovo regolamento e la più importante – cioè la scelta tra pagamento come tributo Tari o come tariffa a corrispettivo – sarà presa in esame solo dopo l’appalto, a fine anno. Se si sceglierà la seconda strada sarà Str a subentrare al Comune nella gestione dell’incasso delle bollette, pur restando in capo a piazza Duomo l’erogazione dei bonus per chi è in difficoltà. In base al nuovo regolamento, si parlerà di condominio solo per indicare edifici che comprendono almeno otto unità abitative. In questo caso, i sacchi conformi saranno raccolti nei bidoni tra 240 e 360 litri, dove non potranno essere inseriti più di due sacchi non conformi. Per ora – il tempo sta per scadere –, non sono previste sanzioni, che scatteranno quando il nuovo regolamento andrà a regime.

Le regole per i condomini

Sino a quattro unità abitative, si potrà scegliere se adottare i contenitori individuali con codice a barre o concordare l’uso di bidoni comuni, previo accordo con Str. Sotto le quattro unità, bisognerà utilizzare i contenitori singoli, che andranno collocati all’esterno tra le 22 e le 6, per poi essere ritirati entro le 9. Il limite annuo è previsto a quota 2.600 litri per persona. Ma saranno ammessi altri 2.080 litri per il conferimento del materiale assorbente per bambini da zero a tre anni e per famiglie con anziani o ammalati.  

Un contributo per gli sfalci

La raccolta di carta e cartoni non cambia la sua metodologia, mentre gli imballaggi in plastica dovranno essere conferiti solo con i sacchetti gialli. Chi dovrà acquisire sacchetti conformi oltre la dotazione standard potrà farlo a 50 centesimi l’uno. L’organico dovrà essere raccolto nel “sotto lavello forato” in cui inserire i sacchi in ecoplastica. Non è escluso che si torni a quelli in carta, migliori ma anche più costosi. È probabile che sarà richiesto un contributo per il ritiro degli sfalci prodotti dai privati, che oggi costano circa 60mila euro all’anno per mille utenze. Resterà gratuita l’opzione del conferimento alle varie aree ecologiche comunali.

I sacchetti azzurri

I tessili, le borse e le scarpe non saranno più smaltiti tramite gli attuali contenitori metallici gialli, ma andranno raccolti in appositi sacchetti azzurri, ritirati porta a porta previa prenotazione. Una volta al mese si farà la raccolta degli imballi in metallo, in sacchi rossi. Cavallo ha anche ribadito: «Il ritiro dei grandi elettrodomestici, quando viene acquistato un nuovo modello, resta obbligatorio per tutti i rivenditori. Chi chiedesse o suggerisse la possibilità di avere un contributo per il ritiro commette un abuso». Infine, resta solo un’ipotesi la richiesta ai condomini di fornire uno spazio privato e confinato per la raccolta.

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