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Stili di vita sani per allungare la vita: all’Asl di Asti parte lo studio clinico Communit-Action

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di Manuela Zoccola

ASTI – La vita si allunga, ma non basta contare gli anni: occorre viverli in salute. È la sfida a cui risponde Communit-Action, il programma dell’Asl di Asti che mette al centro stili di vita sani, prevenzione delle fragilità e inclusione, per garantire a sempre più persone una longevità attiva e di qualità.

Il programma (che sarà oggetto di studio clinico) è stato presentato alla comunità astigiana, nei giorni scorsi, al cinema Lumière, in presenza dell’assessore alla sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi e di numerose autorità locali, di rappresentanti istituzionali, del polo universitario Astiss, del mondo del volontariato, delle organizzazioni sindacali e della cittadinanza.

Il direttore generale dell’Asl At Giovanni Gorgoni ha dichiarato: «Communit-Action è salute di comunità. In pochi mesi abbiamo costruito una rete di collaborazione con i Comuni, le associazioni, i professionisti dell’area sociosanitaria e i cittadini stessi chiamati ad essere parte attiva del percorso, non solo come utenti ma anche come volontari coinvolti in prima persona in alcune attività».

Nello specifico, a oggi, il programma coinvolge 50 operatori sanitari, 40 Comuni, 160 volontari del terzo settore, 2 partner d’impresa e un bacino d’utenza superiore a 2.500 persone. È già attivo con 5 azioni: palestre della memoria, attività fisica adattata, gruppi di cammino, ambulatori infermieristici di comunità ed educaring (quest’ultima azione prevede incontri periodici di formazione rivolti a caregiver e alla cittadinanza).

L’assessore Riboldi ha sottolineato: «Nel Piano sociosanitario regionale abbiamo voluto evidenziare l’importanza della collaborazione con il terzo settore per i percorsi di prevenzione. Il programma dell’Asl At è l’esempio di questo modello virtuoso. Agire in modo coordinato per la longevità sana ed attiva consente di prevenire molte malattie e di migliorare la qualità della vita delle persone con benefici per tutti. L’auspicio è che dall’esperienza del modello che Asti sta sperimentando possano nascere progetti anche in altri territori

Il direttore generale dell’Azienda sanitaria astiagian Gorgoni ha precisato: «Le azioni presentate e già attive sono una prima robusta tranche del programma che l’Asl At andrà a implementare nei prossimi mesi coinvolgendo in modo sempre più ampio le risorse culturali, sociali ed economiche della comunità. Uno dei prossimi obiettivi è la “prescrizione sociale” basata sul potere curante della bellezza, che è insita nel territorio».

Il principio, scientificamente validato e riconosciuto nei piani di prevenzione della Regione Piemonte, prevede che i professionisti sanitari (medici di medicina generale, infermieri, assistenti sociali) indirizzino i cittadini verso attività culturali, sociali, educative o di volontariato utili a migliorare il benessere psicofisico.

Il tema sarà oggetto di approfondimento nell’ambito di un evento nazionale annunciato in anteprima dal dottor Gorgoni: «A partire dal 2026, il Settembre astigiano si arricchirà di un nuovo appuntamento: “Longevitalia, laboratorio del buon vivere.” Pensiamo a un forum annuale e permanente per promuovere una nuova visione della longevità, non come problema da gestire ma come valore da sviluppare». Gorgoni ha concluso: «La sfida è fare di Asti il punto di riferimento nazionale per la riflessione, la ricerca e l’innovazione sulle opportunità offerte dalla longevità attiva. Il progetto sarà realizzato in collaborazione con Banca di Asti».

 

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