
CORTEMILIA – Sarà celebrato domani, mercoledì 15 ottobre, alle 15.30, nella chiesa parrocchiale di San Pantaleo, il funerale di Gian Carlo Veglio, 87 anni, sindaco cortemiliese dal 21 luglio 1990 al 5 aprile 2005. L’ingegner Veglio, oltre a partecipare in modo concreto allo sviluppo della Brovind Spa, azienda oggi amministrata dalla figlia Paola, come primo cittadino è stato tra i grandi protagonisti della lotta della valle Bormida per la chiusura dell’Acna di Cengio (avvenuta nel 1999). Lo ricorda in quel periodo il nostro caposervizio Corrado Olocco: «Nei tanti incontri che ho seguito sull’argomento Acna, emergeva che era in grado di mediare quando era necessario, ma era anche molto determinato per raggiungere gli obiettivi e, se era il caso, alzava la voce».
È stato anche il presidente della Comunità montana Langa delle Valli Belbo, Bormida e Uzzone, nata da una scissione dell’allora Comunità montana dell’alta Langa. È stato da giovane un buon calciatore e sua moglie era la figlia di Vittorio Sentimenti, detto Sentimenti III, celebre calciatore tra gli anni Trenta e Cinquanta del secolo scorso. Bruno Bruna, dirigente scolastico a Bossolasco e con lui nell’Amministrazione comunale dal 1990, dice: «Veglio ha gestito bene una fase non facile della vita amministrativa di Cortemilia, con la vicenda dell’Acna, l’alluvione del 1994 e la chiusura della Langatessile, avendo un ruolo importante per la zona in campo imprenditoriale con l’azienda Brovind, oggi gestita dalla figlia Paola. Nel 1987, quando è nata l’Associazione per la rinascita della valle Bormida, s’interessò subito al movimento anche se non era ancora in amministrazione».
Il rosario sarà recitato questa sera, martedì 14 ottobre, alle 20.30, sempre nella chiesa di San Pantaleo a Cortemilia. Non fiori, ma offerte per i l’associazione di volontari del soccorso dell’Avac.
Fabio Gallina
