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Dal Fabbro, Iren: «Se Cogesi ci assicura le risorse, pronti a fare un passo indietro»

Il presidente della multiservizi prende posizione sulla complessa vicenda del subentro del gestore pubblico dell'acqua in Langhe e Roero

Iren - Luca Del Fabbro
Luca Dal Fabbro.

ACQUA – Sulla complessa vicenda del passaggio al gestore unico dell’acqua, che vede da una parte il consorzio Cogesi e dall’altra Egea-Iren (che ha presentato un ricorso e una richiesta di sospensiva, quest’ultima rifiutata dal Tar, nei confronti della delibera per il subentro), esprime una posizione chiara Luca Dal Fabbro, che si è espresso così all’agenzia Ansa durante un evento a Torino sul tema dell’energia:

«Per me vale la legge e parla chiaro. Se chi vorrebbe subentrare ha i soldi per pagare, come da legge, il valore residuo, noi facciamo un passo indietro. Questo l’ho sempre annunciato e questo facciamo. Hanno chiesto diverse volte un ritardo nei pagamenti, non una volta, non due. Ci attendiamo che per la scadenza che c’è stata promessa anche da loro questo loro impegno venga mantenuto. Se non verrà mantenuto ne prenderemo atto e ci muoveremo come la legge ci permette di fare.

Ritengo però altresì che la stella polare che dovrebbe guidare le decisioni nostre e di tutti intorno a questo tavolo siano i cittadini perché non dobbiamo prendere decisioni sulle teste dei
cittadini. Noi siamo disposti a fare un passo indietro come abbiamo già detto, ma non a detrimento dei cittadini. Se chi subentra ha i denari per garantire la qualità dei servizi e i 200 milioni di euro di investimenti, oltre che pagare il valore residuo, io dico siete benvenuti se così non fosse questo non deve ricadere sulla testa dei cittadini. Iren è stata molto tollerante, non abbiamo strillato sulla stampa, ma contano le teste dei cittadini e la qualità dei servizi. Noi con Egea abbiamo dimostrato che abbiamo un grande senso di responsabilità verso le persone, non abbiamo fatto macelleria sociale e non le faremo non abbiamo fatto macelleria sociale e non le faremo né oggi né domani. Vogliamo investire se ci permettono di farlo se c’è qualcuno è più bravo di noi è benvenuto»

70 milioni di euro è la cifra che, entro il 30 novembre, Cogesi deve versare a Egea-Iren, secondo un complesso piano economico-finanziario.

redazione

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