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Domenica 5 ottobre si corre il Palio: tutto quello che c’è da sapere

Come tradizione tutti gli asini saranno sorteggiati: si comincia alle 14,30 con la sfilata da piazza Ferrero

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Il Palio dello scorso anno.

di Francesca Pinaffo

FIERAPer il Palio di Alba, l’edizione 2025 rappresenterà una ripartenza. O meglio, un ritorno al passato (a uno dei passati possibili, come in quei film con Michael J. Fox) ma con alcune novità. Dopo quattro edizioni – la prima è stata nel 2020, a “porte chiuse” e con la mascherina, vinta dal San Lorenzo – tra le piazze Risorgimento e Rossetti, intorno alla cattedrale, la corsa degli asini si prepara a tornare nell’arena di piazza Osvaldo Cagnasso.

L’appuntamento è per domenica 5 ottobre, a partire dalle ore 15, con la sfida tra i nove borghi cittadini.

Si parte con la sfilata

Prima però, come vuole la tradizione, ci sarà la sfilata nel centro storico. Partendo da piazza Michele Ferrero attorno alle 14.30, i figuranti di ciascun borgo percorreranno a piedi la circonvallazione, davanti alla stazione ferroviaria fino a piazza Garibaldi, da dove il corteo storico entrerà nell’area del Palio.

In apertura ci sarà la Giostra delle cento torri, con la Signora di Alba, scelta ogni anno dal gruppo vincitore della corsa dell’anno precedente: la corona è andata così a Serena Alessandria, rappresentante di Santa Rosalia, presentata ufficialmente durante la serata dell’investitura del podestà, sabato scorso.

Domenica 5 ottobre si corre il Palio: tutto quello che c'è da sapere

Subito dopo, ci saranno gli sbandieratori della Città di Alba, per poi proseguire con i singoli borghi. Come commenta Luca Sensibile, presidente della Giostra, «dal momento che quest’anno non andrà in scena il momento della rievocazione storica, abbiamo pensato di proporre comunque una sfilata animata».

Nell’arena di piazza Cagnasso

Ogni borgo ha scelto così un tema, che ha caratterizzato i costumi e le scenografie con cui si muoveranno per le vie della città. «Una volta arrivati in piazza Cagnasso al seguito del gruppo storico della Giostra e degli sbandieratori, ogni borgo percorrerà la pista del Palio e avrà cinque minuti a disposizione per mostrarsi alla giuria scelta per il Premio sfilata».

Non sarà un’esibizione complessa come le passate rievocazioni, ma un momento più breve e in movimento, senza stacchi tra un borgo e l’altro. Si esibirà anche il borgo San Martino, vincitore lo scorso anno del premio per la migliore rappresentazione, ma sarà fuori concorso.

Al termine della prima fase, il Palio entrerà nel vivo. Saranno due le batterie della corsa, ciascuna da quattro giri, a cui seguirà la finale, con cinque giri. Gli asini verranno assegnati a ciascun borgo tramite il sorteggio, il mattino dello stesso giorno, attorno alle 10.30 in piazza Risorgimento.

Gli asini saranno sorteggiati

Secondo Sensibile: «Tutti gli asini saranno sorteggiati: metà sono animali comuni, un’altra metà sono già utilizzati per le corse. È un modo di rendere più avvincente la gara. Ogni anno ci rivolgiamo a scuderie in diverse regioni: l’abbinamento asino-borgo sarà frutto del caso e non è detto, come accade ogni anno, che “l’asino professionista” corra più veloce: è anche questo il bello del nostro Palio, che ha una forte componente goliardica, a differenza di quello di Asti, per esempio».

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A controllare che tutto si svolga secondo regolamento e nel rispetto degli animali, sarà la giuria capitanata dall’inossidabile (e paziente) Romano Cugnasco. Proprio per non affaticare gli asini, tra le due batterie e la finale è previsto un momento di pausa. «È in questo frangente che verrà assegnato il Premio sfilata e il Palio delle città gemelle, che si disputerà con la seconda batteria, quando ogni borgo verrà assegnato a una città gemellata con Alba».

I conduttori del pomeriggio saranno gli speaker di Radio Alba; dopo le ultime edizioni, non ci sarà la diretta streaming. Al borgo vincitore della corsa, andrà il drappo, quest’anno realizzato dall’artista Enzo Mastrangelo.

L’albo d’oro dei vincitori

Lo scorso anno, Santa Rosalia si aggiudicò non solo il Palio, ma anche il titolo delle città gemelle. Ma il borgo da battere resta quello dei Brichet, che ha all’attivo 14 vittorie, di cui due consecutive nel 2022 e nel 2023. Seguono, a pari merito, Patin e tesòr e Moretta, entrambi con nove drappi. Si posizionano poi il borgo delle Rane, con sette, Santa Rosalia con cinque, tante quante il Fumo. Al fondo della classifica, ci sono Santa Barbara (quattro titoli), San Lorenzo (tre) e San Martino (due). 

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