di Chiara Bonetto
SALUTE – La donazione degli organi è un atto volontario, altruista e gratuito con cui una persona (donatore) decide di cedere, dopo la morte o in vita, in casi specifici, uno o più organi o tessuti per salvare o migliorare l’esistenza di altre persone (riceventi) che soffrono di gravi malattie o insufficienze d’organo.
Può essere effettuata solo se la persona ha espresso il consenso in vita, oppure con l’assenso dei familiari. I costi relativi al prelievo e al trapianto sono interamente a carico del Servizio sanitario nazionale.
L’Associazione italiana trapianti di fegato
Nonostante i progressi della medicina e delle campagne di sensibilizzazione, ancora oggi molte persone non conoscono fino in fondo il vero significato della donazione, né l’enorme impatto positivo che questo gesto può avere sulla vita di chi attende un trapianto. È quindi fondamentale fare sensibilizzazione. In questo contesto si inserisce l’Associazione italiana trapiantati di fegato (Aitf), fondata a Torino nel 1988, un’organizzazione di volontariato attiva su tutto il territorio nazionale.
Si occupa di assistere e supportare le persone sottoposte a trapianto di fegato, accompagnandole prima, durante e dopo l’intervento. L’Aitf promuove attività di informazione, formazione e sensibilizzazione sulla donazione di organi, collaborando o con il Centro nazionale trapianti. Attraverso la campagna “Dichiarati donatore di organi”, incoraggia i cittadini ad esprimere il proprio consenso alla donazione, chiarendo che si tratta di un gesto volontario, gratuito e anonimo, che può salvare molte vite. Un esempio di chi porta concretamente questo messaggio nelle scuole sono Viviana Garetto, Anna Bernocco e Massimo Gramaglia, tre infermieri del reparto di rianimazione dell’ospedale Michele e Pietro Ferrero. In qualità di operatori sanitari, si impegnano attivamente in incontri di sensibilizzazione sul valore della donazione degli organi, rivolti agli studenti dell’ultimo anno delle scuole superiori.
Come esprimere il proprio consenso alla donazione
Si può esprimere la propria volontà di donare attraverso quattro modalità riconosciute: al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità presso il Comune, iscrivendosi all’Associazione italiana per la donazione di organi (Aido), con una dichiarazione scritta libera, ad esempio un semplice foglio firmato con dati e dicitura esplicita, presso gli sportelli abilitati dell’Asl.
È importante sapere che viene sempre presa in considerazione l’ultima disposizione espressa in ordine di tempo: quindi, anche se si era detto “no” in passato, è possibile cambiare idea in qualsiasi momento, e la nuova scelta sarà quella valida.
Garetto, Bernocco e Gramaglia spiegano: «Ogni anno, in Italia, ci sono circa 9mila persone in lista d’attesa per un trapianto. Solo un terzo di queste viene trapiantato, mentre molte altre si aggiungono e, purtroppo, alcune muoiono nel frattempo». In Piemonte, circa il 50% della popolazione ha espresso una scelta, che sia favorevole o contraria. L’altro 50% non si è ancora esposto, spesso per mancanza di informazione o consapevolezza.

