GRINZANE – Dall’inizio nel 2021, all’asta benefica Barolo en primeur sono state raccolte ogni anno cifre maggiori; nel 2024 si è arrivati al record di un milione e 27mila euro. Se l’importo sarà superiore lo si saprà venerdì 24 ottobre, giorno in cui, alle 18.30, al castello di Grinzane Cristiano De Lorenzo, dirigente di Christie’s Italia, presenterà le quattordici barrique di Barolo del 2024 proveniente da vigna Gustava: la particolarità della vendita sta proprio nel fatto di comprare en primeur, prima cioè di poterlo consumare e imbottigliare. Per godere del proprio investimento, si dovrà attendere il tempo previsto dal disciplinare, ossia il primo gennaio del quarto anno dopo la vendemmia.
La Vigna Gustava
Vigna Gustava è un impianto di circa quattro ettari che appartenne a Camillo Benso ed è situato nei pressi del maniero grinzanese. Dal 2019 fa parte del patrimonio della fondazione Crc, ente che ha promosso Barolo en primeur insieme a Crc Donare, guidata da Giuliano Viglione, e al consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, presieduto da Sergio Germano.
Sempre venerdì 24, saranno battuti all’asta otto lotti di bottiglie offerti da oltre ottanta cantine dei Comuni della zona del Barolo e del Barbaresco: in tutto, si tratta di 914 bottiglie suddivise tra formati standard, magnum e grandi. Infine, un’ultima barrique sarà venduta durante l’Asta del tartufo di domenica 9 novembre.
Le offerte arriveranno dal vivo, dal telefono e dai collegamenti con Londra, New York e Hong Kong. Partiranno da una base di quindicimila euro, mentre i rilanci dovranno coprire almeno il dieci per cento del valore. Le barrique, conservate nelle cantine Ascheri di Bra, sono abbinate a progetti benefici e, nel 2028, anno in cui il vino potrà essere imbottigliato, dal loro contenuto si ricaveranno circa 270 bottiglie. L’etichetta riporterà un’opera di Giulia Cenci incentrata sul dono e la trasformazione. A seguire il processo di affinamento sarà l’enologo Donato Lanati, mentre il critico enologico Antonio Galloni, per ogni botte, ha preparato una scheda con le caratteristiche rilevate all’assaggio.
Per quanto riguarda i lotti comunali, una parte del ricavato andrà alla scuola Enologica. Pure in questo caso, le bottiglie potranno essere ritirate solo nel 2028. Nelle settimane precedenti l’asta è stato possibile partecipare a degustazioni esclusive nelle cantine aderenti.
Un Nebbiolo di alto livello
Lo storico vigneto di cascina Gustava ha un lungo percorso dietro di sé. Addirittura, già in pieno Ottocento, faceva parte dei poderi aziendali di Camillo Benso Conte di Cavour. Più recentemente, dopo alterne vicende, era entrato nel patrimonio di Ubi Banca ed era stato affidato alle cure della scuola Enologica di Alba. Quando Ubi decise di vendere, la fondazione Crc capì che doveva farsi carico di questo impianto per due ragioni: partecipare alle dinamiche di un settore così strategico per l’economia cuneese; fornire un contributo di crescita e sviluppo a quella scuola Enologica che tanta parte aveva avuto in più di 140 anni nella crescita e nello sviluppo dei vini di Langa e Roero.
Nel 2019 è nata l’idea di organizzare l’asta solidale chiamata “Barolo en primeur”. Oggi il vigneto di Nebbiolo da Barolo della fondazione Crc continua a essere condotto da docenti e studenti della scuola Enologica di Alba, sulle tracce di ciò che è stato fatto da tempo. E i risultati si vedono: secondo Donato Lanati «malgrado il pessimo andamento climatico, il Nebbiolo vendemmia 2024 ha rivelato rinnovati potenziali di eleganza. Indubbiamente, quella appena trascorsa è stata un’annata difficilissima, la più complicata degli ultimi quattro anni, ma è proprio nelle difficoltà che gli appezzamenti ad alta vocazione, come la vigna Gustava, possono dare il meglio, grazie al dialogo perpetuo con l’uomo».
