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“Lavoro buono”: parte la collaborazione tra Fondazione Industriali ed Enti locali

Un progetto pubblico-privato per offrire tirocini e nuove opportunità a persone in fragilità nella provincia di Cuneo

“Lavoro buono”: parte la collaborazione tra Fondazione Industriali ed Enti locali
Pianetta - Robaldo - Cirio - Musso

CUNEO È stato presentato giovedì 16 ottobre, nella Sala Giolitti della Provincia di Cuneo, il progetto “Lavoro buono”, una nuova iniziativa nata dalla collaborazione tra Fondazione Industriali ETS, Provincia di Cuneo ed Enti locali, che permetterà ai Comuni del territorio di attivare tirocini per persone in condizioni di fragilità sociale.

L’obiettivo è duplice: favorire l’inclusione e il reinserimento lavorativo di chi si trova in situazioni di difficoltà e, al tempo stesso, rafforzare i servizi degli Enti locali attraverso un modello di cooperazione tra pubblico e privato.

Un progetto per valorizzare il lavoro e la comunità

Alla conferenza stampa sono intervenuti Luca Robaldo, presidente della Provincia di Cuneo, Giuliana Cirio, presidente della Fondazione Industriali ETS, Giorgio Musso, segretario generale della Provincia, e Michele Pianetta, referente del progetto per la Fondazione.

L’iniziativa rappresenta la naturale prosecuzione della collaborazione avviata a luglio tra Fondazione Industriali, Provincia e gli Enti gestori delle funzioni socioassistenziali. Grazie al progetto, i Comuni potranno candidarsi per ospitare tirocini della durata compresa tra 6 e 12 mesi, finanziati dalla Fondazione con una piccola quota di cofinanziamento comunale. Le prime otto esperienze partiranno nei quattro quadranti della provincia nei primi mesi del 2026.

«Un’opportunità concreta per i Comuni più piccoli»

«La Provincia di Cuneo è da tempo un terreno fertile per l’impegno nei progetti sociali – ha spiegato Luca Robaldo –. Siamo felici di avviare oggi questa iniziativa, votata all’unanimità dal Consiglio provinciale. Nelle prossime settimane ospiteremo in quattro Comuni altrettanti momenti di presentazione, con particolare attenzione alle realtà più piccole, spesso escluse dai grandi progetti di inclusione».

Lavoro come riscatto e strumento di dignità

«Il lavoro è una possibilità di riscatto e di partecipazione attiva alla società – ha sottolineato Giuliana Cirio, presidente di Fondazione Industriali ETS –. I nostri imprenditori, d’altra parte, affrontano ogni giorno la difficoltà di reperire nuova forza lavoro. “Lavoro buono” nasce proprio per creare un incontro virtuoso tra offerta e domanda, unendo inclusione sociale e bisogno d’impresa».

Sulla stessa linea Davide Sannazzaro, consigliere provinciale, che ha parlato di «un’opportunità concreta di dignità e crescita personale per le persone coinvolte, che potranno mettersi alla prova in un contesto lavorativo reale. I Comuni – ha aggiunto – sono luoghi ideali per iniziative di questo tipo, radicate nel tessuto delle comunità locali».

Anche Paolo Giuggia, vicepresidente della Fondazione Industriali, ha rimarcato l’importanza del progetto: «Mettere il lavoro al centro significa dare dignità alle persone e rispondere alle esigenze di chi fa impresa. Chi svolgerà i tirocini potrà diventare una risorsa preziosa per le aziende del territorio».

Una sperimentazione nazionale

Come spiegato da Giorgio Musso e Michele Pianetta, il progetto rappresenta un modello innovativo a livello nazionale, applicando una logica manageriale alle necessità degli enti locali. Il programma verrà infatti presentato anche all’assemblea dell’Unione delle Province d’Italia, in programma a fine novembre a Lecce.

I Comuni della provincia potranno candidarsi fino al 31 dicembre 2025 per richiedere l’attivazione dei tirocini, compilando il modulo disponibile sul sito fondazioneindustriali.it/fondazione-industriali-ed-enti-locali.

Per informazioni: Elisa Avagnina (tel. 0171 445442, avagnina_elisa@provincia.cuneo.it), Alice Zombolo (tel. 0171 445422, zombolo_alice@provincia.cuneo.it) o progetti@fondazioneindustriali.it.

La missione della Fondazione

Fondazione Industriali ETS, costituita da 30 imprese cuneesi e da Confindustria Cuneo, promuove l’inserimento e il reinserimento lavorativo delle fasce più fragili, la formazione dei giovani, la parità di genere e la cultura d’impresa. Tra le sue attività rientrano anche la gestione delle emergenze occupazionali, la promozione del volontariato aziendale e l’integrazione di persone in situazioni di svantaggio, come stranieri o detenuti, attraverso percorsi formativi e lavorativi ad alto impatto sociale.

Redazione

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