di Manuela Zoccola
ASTI – Paolo Conte. Original: s’intitola così la prima mostra interamente dedicata all’attività pittorica del celebre cantautore astigiano, che si terrà dal 5 novembre al 1° marzo a palazzo Mazzetti, in corso Alfieri 357, ad Asti. Poeta della musica, musicista compositore, lirico e ironico sperimentatore del visivo, Paolo Conte è uno dei più grandi e amati artisti del nostro tempo, icona indiscussa della storia della canzone, acclamato e desiderato dai più prestigiosi palcoscenici internazionali: dal Blue note di New York alla Philharmonie Berlin, dall’Olympia di Parigi al Teatro alla Scala di Milano.

Alla base del suo processo creativo, che si tratti della musica, dei versi delle canzoni o dei disegni, c’è un aspetto fondamentale e immediatamente riconoscibile: il suo stile unico, inconfondibile, fedele solo a se stesso. In questa direzione muove Paolo Conte. Original, la più vasta mostra mai presentata in Italia e all’estero: 143 lavori, rigorosamente su carta, realizzati dall’artista astigiano in un arco di tempo di quasi 70 anni, dal 1957 al 2023, quando e’ arrivato l’invito ad esporre le sue opere alla Galleria degli uffizi a Firenze.
Nello specifico, il nucleo centrale della mostra è costituito da un corpus di lavori mai esposti e da un’attenta selezione di tavole (tra le oltre 1.800) tratte da Razmataz, l’opera interamente scritta, musicata e disegnata da Paolo Conte. Un’opera straordinaria e temeraria, ambientata nella Parigi autunnale e vitale degli anni Venti, che celebra, dietro la misteriosa scomparsa di una ballerina, l’attesa e l’arrivo nella vecchia Europa della giovane musica americana, il jazz.
Razmataz svela la grande capacità di Paolo Conte di fissare sulla carta personaggi e atmosfere, in cui ravvisare la libertà formale di cui si è nutrita l’arte del Novecento, a partire da quella dei primi due decenni del secolo, carichi di avanguardia. Nelle opere in mostra Paolo Conte spazia tra diversi soggetti e stili, affascinato dal disegno e dal colore: è un “novecentista” nel senso più puro del termine non solo per questioni di tecnica, ma anche per una soggettività che gli appartiene nel profondo. Nei suoi lavori, infatti, anche la realtà più oggettiva si carica, ogni volta, di esotismo, allusività, risuonando di una bellezza immaginifica potente, jazzata e ironica.
In questa prospettiva, la specificità della mostra è pure il percorso espositivo: le opere si susseguono secondo una scelta scrupolosa e sorprendente, espressione di una poeticità assolutamente singolare, conducendo lo spettatore nel cuore dell’universo poetico dell’artista e diventando un’opportunità per scoprirne il lato più visivo e nascosto.
La mostra è realizzata dalla fondazione Asti musei, dalla fondazione Cassa di risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della fondazione Cassa di risparmio di Torino, in collaborazione con diversi enti, ed è curata da Manuela Furnari, saggista e autrice dei più importanti testi critici sull’opera di Paolo Conte. La mostra sarà visitabile da lunedì a domenica, dalle 10 alle 19 (la biglietteria chiude un’ora prima).
