BRA – Sabato 4 ottobre, in via Cavour, dalle 17.30 alle 18.30 la Rete cuneese per la Palestina manifesterà per fermare il massacro a Gaza, ottenere un cessate il fuoco immediato e la fine dell’assedio.
Sarà, inoltre, l’occasione per portare solidarietà ad Abderrahmane Amajou, imbarcato sulla nave Paola 1 della Global Sumud flotilla che è stata intercettata dalla Marina militare di Israele.
«Ad Ab vogliamo dire: non sei solo. Hai portato la dignità di Bra e del cuneese nel Mediterraneo, e oggi noi la riportiamo in piazza con te», dicono gli attivisti che scenderanno in piazza. «Siamo con te, con tutte e tutti gli attivisti della flotilla, con il popolo palestinese che continua a resistere».
Nella nota della Rete cuneese si legge: «La flotilla, con 40 italiani a bordo, è stata bloccata illegalmente in acque internazionali. Siamo qui per stringerci intorno a una causa che non possiamo più ignorare: il massacro in corso contro il popolo palestinese, sotto gli occhi del mondo e nel silenzio assordante delle istituzioni internazionali.
Oltre 62mila morti, la maggior parte civili, donne e bambini. Interi quartieri rasi al suolo, ospedali , scuole, edifici religiosi bombardati, famiglie cancellate.
Una catastrofe umanitaria, morale e politica, che si consuma ogni giorno davanti a noi, nella più totale impunità.
In questi giorni anche il nostro territorio ha avuto un legame diretto con questa resistenza.
Tra gli attivisti della Global sumud flotilla, bloccata violentemente dalla marina israeliana mentre cercava di portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, c’era anche il nostro concittadino Abderrahman Amajou. La sua presenza in questa missione non è casuale: è frutto di un impegno lungo, coerente, profondo.
In questi giorni siamo riusciti a restare in contatto con lui, e anche quando le comunicazioni erano difficili, la sua voce è sempre stata chiara, salda, determinata.
È stato lui, in mezzo al mare e sotto minaccia, a incoraggiare noi. La flotilla è stata bloccata ma il messaggio non può essere fermato. Il diritto alla libertà, alla dignità, alla vita non si può sequestrare. Non si possono arrestare le idee. Non si può assediare la solidarietà».
Le parole del sindaco di Bra, Gianni Fogliato
«Abbiamo seguito e stiamo continuando a seguire, soprattutto in queste ore e visto l’evolversi della situazione, la vicenda della Global sumud flotilla, del cui
equipaggio fa parte anche un nostro concittadino, l’ex consigliere comunale e oggi presidente di Actionaid Italia, Abderrahmane Amajou»: dice Gianni Fogliato, sindaco di Bra.
Amajou, 39 anni, italo-marocchino, era l’unico cuneese imbarcato sulla flotilla: fino alla serata del 1° ottobre ha documentato su Instagram l’avvicinamento delle unità israeliane. Più tardi anche Actionaid ha dichiarato di aver perso ogni contatto.
Il sindaco Fogliato nei giorni scorsi aveva scritto al ministro della difesa Guido Crosetto per chiedere un attento monitoraggio della situazione e provvedimenti utili a garantire la sicurezza dei membri dell’equipaggio. Ora un rinnovato invito alle autorità a «fornire adeguata assistenza e a mettere in campo ogni possibile iniziativa a tutela dell’incolumità dei civili della Global Sumud Flotilla».
