Le macabre rock club, nostalgia e orgoglio di in pezzo di storia di Bra

Le Macabre rock club, nostalgia e orgoglio di in pezzo di storia di Bra

di Marco Fiorini

BRA – Il documentario Le macabre rock club è già stato trasmesso più volte ma, a Bra, continua a far gremire la sala a ogni proiezione, segno che il ricordo del locale notturno è indelebile nella memoria.

Il filmato lascia un misto di nostalgia, orgoglio e malinconia, oltre ai ricordi di anni spensierati, di serate con la propria musica preferita diffusa dai Dj e dalle numerosissime band che si sono esibite. Le macabre, man mano negli anni, è diventato un punto di riferimento per un certo tipo di musica rock, un fiore all’occhiello e una tappa obbligata per chi puntava al successo. Anche chi scrive può vantare, con orgoglio, di avervi suonato con la propria band di amici nel 1985.

Nato nel 1972 dalla geniale intuizione dei coniugi Busso, in particolare di Dorina icona che ha gestito e ha fatto crescere il locale, fece scalpore sin dall’apertura, in una Bra molto paesana e con la sua provinciale tranquillità.

Non vi erano ancora discoteche nei dintorni ma non ci si accontentò di realizzarne una normale; fu costruita riproducendo gli anfratti di una grotta e ciò la rese unica e ne creò il mito. Il docufilm ricorda bene come Le macabre di Bra assurse a punto di assoluto riferimento nel panorama del rock italiano.

È stato un miracolo nato in una piccola cittadina come racconta, con dovizia di particolari e immagini Luca Busso, figlio dei fondatori, regista e ideatore della pellicola dopo essere stato Dj e intrattenitore nel locale.

Quello di Busso è, ovviamente, un omaggio alla memoria dei suoi genitori ideatori del locale, trasgressivo per l’epoca, ma che ha scritto una pagina di storia della città contribuendo anche a farla conoscere.

La sua chiusura nel 2008 e la successiva demolizione, avvenuta insieme all’adiacente pub Da Mamma Irma (altrettanto storico) ha lasciato un segno incurabile in generazioni di braidesi che, applaudendo in sala, ringraziano il regista e ricordano: «Sotto quelle macerie abbiamo visto seppellire anni di ricordi di gioventù e di un bel pezzo della storia di Bra che adesso vive solo nella memoria di chi ha avuto la fortuna di viverla».

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