Ultime notizie

Ragazza investita in corso Langhe, imprenditore 50enne a processo

Sul luogo dell'incidente erano intervenuti gli agenti della Polizia locale albese per i rilievi. In poco tempo avevano individuato il responsabile

 10

di Elisa Rossanino

CORSO LANGHEÈ atteso in aula presso il Tribunale di Asti, l’imprenditore albese di circa 50 anni che il pomeriggio del 17 febbraio aveva investito una giovane classe 2006 intenta ad attraversare sulle strisce pedonali in corso Langhe all’altezza di via Rio Misureto per poi darsi alla fuga. La giovane aveva riportato alcune lesioni a entrambi i gomiti e alla colonna lombare. La citazione in giudizio è stata formulata nei giorni scorsi dal titolare delle indagini, il pubblico ministero Davide Lucignani.

Quattro imputazioni

Le imputazioni di cui dovrà rispondere sono quattro: lesioni stradali gravi (per aver investito la giovane sulle strisce pedonali mentre era alla guida della propria vettura in stato di ebbrezza); guida in stato di ebbrezza (per essersi messo al volante con un tasso alcolico pari a 2,33 grammi per litro con l’aggravante di aver causato un incidente); per essersi allontanato dal luogo del sinistro dopo aver investito il pedone pur essendosi accorto, non rispettando l’obbligo di fermarsi e infine, per non aver prestato assistenza all’investita.

Nell’immediatezza dell’accaduto erano intervenuti sul posto gli agenti del Comando di Polizia locale di Alba che avevano provveduto a identificare il responsabile e a rintracciarlo grazie alle testimonianze di alcuni presenti. Intanto la giovane era stata soccorsa dal personale medico e infermieristico del 118 intervenuto e trasportata all’ospedale Ferrero di Verduno per ricevere le cure necessarie.

Non ho visto il pedone

L’imputato, dopo l’avviso di conclusione delle indagini, aveva chiesto di essere sentito dichiarando di non essersi accorto di aver investito un pedone e aggiungendo che l’accertamento del tasso alcolemico era avvenuto tempo dopo rispetto al fatto, quando lui era già rientrato presso la propria abitazione.

L’udienza è prevista davanti al giudice Alberto Giannone, presidente della sezione penale, ed è stata fissata al 16 febbraio. L’imputato si presenterà nel palazzo di giustizia astigiano con l’avvocato albese Roberto Ponzio, mentre la vittima è rappresentata dall’avvocato Roberto Ferrero del foro di Asti.

Banner Gazzetta d'Alba