Sandro Veronesi trionfa al Premio Lattes Grinzane 2025

“Settembre nero” conquista la XV edizione. Lectio di Maaza Mengiste al Teatro Sociale di Alba

Sandro Veronesi trionfa al Premio Lattes Grinzane 2025

ALBA È Sandro Veronesi, con Settembre nero (La nave di Teseo), il vincitore della XV edizione del Premio Lattes Grinzane, riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes e organizzato dalla Fondazione Bottari Lattes, dedicato ai migliori libri di narrativa italiani e stranieri pubblicati nell’ultimo anno. La cerimonia di premiazione si è svolta sabato 11 ottobre al Teatro Sociale “Giorgio Busca” di Alba, nell’ambito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, con la lectio magistralis del Premio Speciale 2025, la scrittrice etiope Maaza Mengiste.

La Giuria Tecnica, che lo scorso aprile aveva indicato l’opera di Veronesi tra le finaliste, ha definito Settembre nero «un romanzo che si muove nella insidiosa rena dorata dell’adolescenza». Protagonista è Gigio, giovane che nell’estate del 1972 — la stessa della strage alle Olimpiadi di Monaco compiuta dal gruppo di terroristi di Settembre nero — scopre l’amore per Astel, figlia di un’etiope, e affronta insieme il disincanto verso il mondo adulto. L’opera è stata elogiata per la capacità di restituire il clima di un’Italia che “non sa ancora essere multiculturale”, e per la scrittura di Veronesi, definita “vorticosa e sensoriale, capace di trasformare la memoria in poesia quotidiana”. Gli altri finalisti di questa edizione sono stati Mathieu Belezi (Attaccare la terra e il sole, Gramma Feltrinelli, trad. Maria Baiocchi), Jenny Erpenbeck (Kairos, Sellerio, trad. Ada Vigliani), Paul Lynch (Il canto del profeta, 66thand2nd, trad. Riccardo Duranti) e Alia Trabucco Zerán (Pulita, Sur, trad. Gina Maneri).

Contestualmente è stato conferito il Premio Speciale Lattes Grinzane 2025 a Maaza Mengiste, autrice etiope di fama internazionale. Nella sua lectio magistralis Mengiste ha proposto una riflessione in forma di lettera, chiedendosi: «Anche tu, come me, senti che siamo un passo più in là rispetto alla giusta sequenza delle cose?». L’autrice, con la sua scrittura intensa e storicamente consapevole, ha invitato a una lettura del presente “non come destino, ma come scelta di coscienza”.

A decretare la vittoria di Veronesi sono stati 400 studenti e studentesse appartenenti a 24 giurie scolastiche delle scuole superiori italiane e una di Lima (Perù). Nei quindici anni di storia del Premio, quasi 5.000 giovani provenienti da 330 istituti in Italia e nel mondo hanno partecipato alle votazioni, con l’adesione di scuole italiane di Buenos Aires, Parigi, Barcellona, Istanbul, Praga, Bruxelles, Atene, Madrid e Lima.

Domenica 12 ottobre la Fondazione rinnova la collaborazione con Cervo in Blu d’Inchiostro, rassegna letteraria che dal 2012 porta i grandi protagonisti della narrativa contemporanea nello splendido borgo ligure. All’Oratorio di Santa Caterina, il finalista Mathieu Belezi dialogherà con Walter Scavello, docente del Liceo Cassini di Sanremo, e con Francesca Rotta Gentile, curatrice della rassegna. Gli intermezzi musicali saranno affidati alla cantante e pianista Ines Aliprandi.

Redazione

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