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Vale la Pena: gli harleysti sostengono il progetto della Scuola Enologica

L’Alba Chapter Harley Davidson acquista un bancale del vino nato dal laboratorio “SI Svigna” con il carcere di Alba

Vale la Pena: gli harleysti sostengono il progetto della Scuola Enologica
Antonio Campisi direttore dei servizi amministrativi e Bruno Bongiovanni direttore Alba Chapter

di Andrea Olimpi

ALBAUn progetto che unisce formazione, inclusione e legalità: è questo lo spirito di “Si Svigna”, il percorso educativo della Scuola Enologica di Alba che coinvolge gli studenti delle classi quinte e le persone recluse presso la Casa di reclusione “Giuseppe Montalto” di Alba. Nel vigneto e in cantina si affiancano attività pratiche e valori sociali, dando vita al vino “Vale la Pena”, simbolo di rinascita e responsabilità condivisa.

Nel corso dell’anno gli studenti partecipano alle operazioni in vigna, dalla potatura alla gestione delle piante, fianco a fianco con chi sta seguendo un percorso di reinserimento sociale. Durante la vendemmia sono poi i detenuti a raccogliere le uve e a portarle alla cantina sperimentale dell’istituto scolastico, dove avviene la vinificazione. Il ricavato derivante dalla vendita del vino è destinato al minuto mantenimento delle persone recluse, consolidando il valore sociale e concreto del progetto.

Giovedì 30 ottobre l’iniziativa ha ricevuto un sostegno speciale: una delegazione dell’Alba Chapter Italy – Harley Davidson Owners Group, guidata dal direttore Bruno Bongiovanni, ha raggiunto la scuola per acquistare un bancale di “Vale la Pena”. Le bottiglie saranno distribuite ai soci del club, oltre cento, in occasione della festa di fine attività. «Un gesto che testimonia attenzione verso un progetto educativo e sociale del territorio», hanno sottolineato i presenti.

Alla cerimonia era presente anche il consigliere regionale Fabio Carosso, socio del club, che ha ricordato come gli harleysti, spesso percepiti come “gente dura” e legata all’immagine rumorosa delle loro moto, siano in realtà protagonisti di molte iniziative a favore della comunità locale.

La dirigente scolastica Antonella Germini ha espresso gratitudine verso l’Alba Chapter, ribadendo l’importanza del percorso: «Questo progetto ha una doppia valenza: è un’opportunità di inserimento per le persone detenute e una lezione di legalità per i nostri ragazzi». Una collaborazione che, ogni anno, racconta come il lavoro, l’educazione e il rispetto delle regole possano diventare strumenti di crescita e riscatto.

Galleria fotografica ©Asia Barolo

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