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Beccaria, Blum, Feltrinelli, Ficara e Rohrwacher i vincitori del Premio Pavese 2025

Premiazione sabato 29 novembre a Santo Stefano Belbo

A Santo Stefano Belbo riaprono la biblioteca comunale, il museo e i luoghi pavesiani

SANTO STEFANO BELBO – Gian Luigi Beccaria (saggistica), Isabella Blum (traduzione), Carlo Feltrinelli (editoria), Giorgio Ficara (narrativa) e Alice Rohrwacher (poesia) sono i vincitori del Premio Pavese 2025, promosso e organizzato dalla fondazione Cesare Pavese. La cerimonia si svolgerà a Santo Stefano Belbo, sabato 29 novembre, alle 17, nella chiesa dei santi Giacomo e Cristoforo e, come per la passata edizione, il format della serata prevede che premiati e giurati conversino intorno ai temi di rispettiva competenza.

«Il Premio Pavese – dichiara il direttore della fondazione Cesare Pavese, Pierluigi Vaccaneo – è un omaggio alla molteplice attività intellettuale dello scrittore che, attraverso il mestiere di traduttore, ha costruito la sua attività di poeta e narratore prima, saggista e editore successivamente. Intellettuale completo, oggi introvabile per rigore intellettuale e sperimentazione linguistica, Pavese rappresenta un modello cui occorre riferirsi sempre, sia da semplici lettori, sia da addetti ai vari lavori culturali. Il Premio Pavese è un omaggio a tutto questo e alla terra che ha rappresentato la chiave simbolica di ogni sua opera, le Langhe. Prosegue anche per questa edizione la collaborazione con la famiglia Ceretto e l’ente Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba, eccellenze del nostro territorio in Italia e nel mondo». Intento del Premio è riconoscere quelle personalità che, in linea con l’attitudine pavesiana, si sono distinte nel corso degli anni per dedizione, meticolosità, innovazione nei rispettivi ambiti di attività.

La giuria che ogni anno assegna collegialmente il premio per ciascuna sezione è presieduta da Alberto Sinigaglia (presidente del comitato scientifico della fondazione Cesare Pavese) ed è composta da Gian Arturo Ferrari (figura di rilievo dell’editoria italiana), Giulia Boringhieri (traduttrice e storica dell’editoria), Chiara Fenoglio (docente, saggista, giornalista), Claudio Marazzini (già presidente dell’Accademia della Crusca), Carlo Ossola (filologo e critico letterario, nuovo presidente dell’Istituto dell’enciclopedia italiana Treccani), Pierluigi Vaccaneo (direttore della fondazione Cesare Pavese).

Nella stessa giornata, alle 16, si svolgerà anche la sesta edizione del Premio Pavese Scuole che, ogni anno, invita studenti e studentesse della scuola secondaria di secondo grado a confrontarsi con il tema del Pavese Festival. Tema di questa edizione era Mari proibiti e coste barbariche, il viaggio, reale e metaforico, il superamento dei confini, la ricerca costante e la tensione verso l’oltre e l’altrove. La cerimonia sarà preceduta, alle 15, dalla presentazione del diario scolastico realizzato intorno allo stesso tema dagli studenti e dalle studentesse dell’Istituto comprensivo Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo.

Anche quest’anno, il premio sarà offerto dalla cantina I Vignaioli di Santo Stefano Belbo, di proprietà delle Cantine Ceretto e della famiglia Scavino: una bottiglia di Moscato d’Asti Docg per ogni domenica dell’anno, 52 bottiglie per celebrare, oltre al Premio Pavese, anche la nuova annata del vino più importante di Santo Stefano Belbo. Altro consueto protagonista della giornata di premiazione, il tartufo d’Alba, offerto dall’Ente Fiera Iiternazionale del Tartufo bianco d’Alba. L’ingresso è libero su prenotazione fino a esaurimento posti.

Motivazioni complete dei premiati e prenotazioni su sito internet della fondazione Cesare Pavese. Il Premio Pavese è promosso dalla fondazione Cesare Pavese e dal Comune di Santo Stefano Belbo, con il contributo di Regione Piemonte, fondazione Crc, fondazione Crt e con la collaborazione di Radio Pellati, Ente Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba, I Vignaioli di Santo Stefano-Ceretto.

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