ALBA – “Rafiki”, in swahili, significa “amici”. È su questa parola – semplice e carica di senso – che si è formato il gruppo “Rafiki di Kilimangiaro”, un’iniziativa nata per sostenere la Casa Famiglia Lasso in Tanzania. Tutti conoscono il Kilimangiaro, la vetta più alta dell’Africa, ancora innevata in alcune stagioni dell’anno, e percorsa da sette splendidi itinerari escursionistici. Molti meno sanno invece dove si trovi Lasso, la località ai piedi del gigante africano dove padre Kessy Baltazary ha dato vita a una casa famiglia che accoglie bambini in difficoltà, molti dei quali orfani.
Nella presentazione dell’evento benefico che si terrà ad Alba il 14 dicembre all’Osteria del Vecchio Gallo, compare la dicitura “Casa Familia Lasso”. Non è un errore: in swahili “Familia” si scrive proprio così, come nel latino. Una curiosa affinità linguistica che racconta incroci e connessioni universali.
A Lasso vive una comunità di bambini accolti senza distinzione: padre Kessy apre le porte a tutti, così come ha fatto con coloro che negli anni sono andati fin laggiù per un viaggio che è anche un percorso dell’anima, tra cui Tommaso Lo Russo, Giulio Castagno, Piero Cane, Valentina Cirio, Valter Bera, don Angelo Conterno, don Dino Negro, Gianpiero Vivalda e Gianluca Rovagna, membri del gruppo che presto torneranno in Tanzania.
Nel frattempo, la Casa Famiglia Lasso è oggi parte di un progetto quadriennale dedicato alla scuola secondaria. Durante la cena organizzata dal Lions Club Alba Langhe sarà proiettato anche un video che mostra lo sviluppo della struttura e il percorso intrapreso dalla comunità.
Per partecipare alla cena benefica, aperta a tutti, è possibile prenotare entro il 30 novembre contattando la segretaria del Lions Club Alba Langhe Silvana Bertello (335 774 9009), Luisa Ferrero (339 100 3152) o Tommaso Lo Russo (339 576 8480). Il costo della cena è di 50 euro, vini compresi, con una quota aggiuntiva destinata a padre Kessy e alla Casa Famiglia di Lasso.
“Karibù”, che in swahili significa “benvenuto”, a chi parteciperà alla serata del 14 dicembre e a chi, anche solo con la mente, deciderà di intraprendere un viaggio simbolico verso la Tanzania e i suoi bambini.
Redazione
