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Cuneo / Da Raffaello a Bernini: il complesso di San Francesco è palcoscenico del Rinascimento e del Barocco

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di Pierangelo Vacchetto

CUNEO – Si è aperta oggi (venerdì 21 novembre) al complesso monumentale di San Francesco (via Santa Maria 10) una delle esposizioni più attese dell’anno: “La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione”, un percorso che riunisce capolavori raramente esposti al pubblico e che racconta l’evoluzione del collezionismo moderno attraverso l’ambiziosa figura del cardinale Scipione Caffarelli Borghese.

La mostra, visitabile fino al 29 marzo 2026, inaugura un nuovo capitolo della collaborazione tra fondazione Crc e Intesa Sanpaolo, con il patrocinio del Ministero della cultura e il supporto organizzativo di MondoMostre. «Intesa Sanpaolo interpreta da sempre il proprio ruolo come promotore di progresso culturale e sociale», ha dichiarato Gian Maria Gros-Pietro, presidente dell’istituto bancario.

«Collaborare nuovamente con fondazione Crc significa coltivare una visione comune: portare a Cuneo capolavori straordinari e migliaia di visitatori. La cultura genera sviluppo, rafforza le comunità e apre al dialogo». Parole confermate dal presidente della fondazione Crc Mauro Gola, che sottolinea come il complesso di San Francesco si confermi «palcoscenico di un evento unico a livello nazionale, che porta in città i maestri del Rinascimento e del Barocco italiani, messi a disposizione dalla Galleria Borghese».

La mostra sarà affiancata da «un fitto programma di iniziative e attività aperte a tutti, per trasformare la bellezza in partecipazione reale». La curatrice e direttrice della Galleria Borghese Francesca Cappelletti ricorda come Scipione Borghese sia stato «il primo grande collezionista con ambizioni europee», capace di immaginare una raccolta di opere non solo belle, ma strutturate come un organismo vivo, pensato per stimolare la conversazione e la conoscenza. «Portare questa storia fuori dal museo è essenziale per riflettere su come il nostro patrimonio culturale sia nato dall’esperienza del collezionismo privato».

Il co-curatore Ettore Giovanati individua proprio nella varietà e nella libertà della raccolta Borghese la sua cifra più moderna: un insieme eterogeneo, senza un criterio unificante, ma dominato dalla bellezza che nasce dal dialogo tra le arti. Il visitatore è accolto da una selezione di opere provenienti dalla Galleria Borghese che illustrano la ricchezza delle scuole pittoriche italiane tra Cinquecento e Seicento.

Tra i dipinti esposti:

  • Tiziano Vecellio, Ritratto di frate domenicano,
  • Jacopo Bassano, Autunno e Primavera,
  • Raffaello (attribuito), Ritratto di uomo,
  • Battista Dossi, Sacra Famiglia con san Giovanni Battista e angeli,
  • Cavalier d’Arpino, Fuga in Egitto,
  • Lavinia Fontana, Il sonno di Gesù, testimonianza della prima donna capace di ottenere importanti committenze pubbliche a Roma.

La mostra culmina nella sontuosa stagione barocca con:

  • Guido Reni, Danza campestre,
  • Gian Lorenzo Bernini, Autoritratto in età matura e Capra Amaltea, una delle prime opere in marmo dell’artista.

Una sezione che esalta la straordinaria versatilità del genio berniniano tra pittura e scultura. L’allestimento della mostra reinterpreta e riutilizza le strutture delle precedenti esposizioni ospitate nella ex chiesa di San Francesco, in un’ottica di sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale.

Il catalogo della mostra, edito da Allemandi, raccoglie contributi scientifici di Ettore Giovanati, Lucia Calzona e Antonio Iommelli. La mostra è anche il primo tassello di un nuovo triennio di programmazione culturale che fondazione Crc e Intesa Sanpaolo intendono dedicare ai temi di bellezza, partecipazione, accessibilità e sostenibilità.

Un percorso che punta a fare di Cuneo un luogo di sperimentazione e cittadinanza culturale. Con capolavori mai visti nel territorio, un taglio scientifico autorevole e un programma di attività per pubblici diversi, l’esposizione “Da Raffaello a Bernini” si candida a diventare uno degli appuntamenti culturali più significativi dell’inverno piemontese.

Nel cuore della città, tra le navate dell’antica chiesa di San Francesco, i capolavori di Raffaello, Tiziano, Guido Reni e Bernini diventano così occasione di incontro, conoscenza e dialogo, un invito, per i cuneesi e per i visitatori da fuori provincia, a entrare nel “microcosmo” della Galleria Borghese senza lasciare la propria città.

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