BRA – Ad aprile 2026, Palazzo Mathis ospiterà la terza edizione della mostra Dreaming in Art – Viaggio nei multiversi dell’arte di Langhe e Roero, curata da Matteo Gotta, Marina Panero e dall’architetto e critico d’arte Diego Repetto, con un focus speciale sulla videoarte digitale. Protagonista sarà il Collettivo dell’Antimateria, che presenterà l’opera immersiva e provocatoria Tuber Magnatum.

L’opera mette in scena l’esplosione di una bomba atomica nel cuore dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe e del Roero, territorio riconosciuto dall’Unesco per la sua unicità e la sua profonda stratificazione culturale. Un contrasto potente e simbolico che richiama ironicamente il tartufo bianco d’Alba, ma si confronta con l’orrore e la distruzione del fungo atomico.
Tuber Magnatum invita a riflettere sulla spettacolarizzazione del dolore e sulla tendenza contemporanea a trasformare tragedie e catastrofi in esperienze estetiche, mediate dalla distanza e dalla tecnologia. L’opera si ispira anche all’analisi sociologica di Simona Buscaglia, che denuncia come la guerra diventi paesaggio da ammirare e attrazione turistica.

Attraverso un’immagine affascinante e inquietante, l’opera esplora il ruolo dello spettatore moderno, tra complicità e distacco emotivo, mentre sottolinea la fragilità della civiltà e la potenza distruttiva dell’uomo contemporaneo. Il tutto nella cornice di un territorio in cui natura e cultura si fondono armoniosamente. Questa esperienza invita a una riflessione profonda sull’etica dello sguardo nell’era digitale e sulla forza dell’arte contemporanea come strumento di critica e consapevolezza.
Marco Fiorini

