TORINO – Si è chiusa alle Le Rosine la 24ª edizione del Glocal Film Festival, il laboratorio del cinema “made in Piemonte” organizzato da Piemonte Movie, che nel 2025 ha festeggiato anche i 25 anni di attività. Dal 11 al 15 novembre il festival ha portato al Cinema Massimo e in altre sedi cittadine 51 titoli tra lungometraggi, documentari e cortometraggi, di cui 25 in concorso, sotto il tema “Passaggi”, a segnare il cambio di periodo (dall’inverno all’autunno) e una fase di transizione per il festival e per lo sguardo sul presente.
Al centro della scena è salito il documentario Le Macabre Rock Club di Luca Busso, che si è aggiudicato il Premio Torèt – Alberto Signetto come Miglior Documentario nella sezione Panoramica Doc (2.500 euro). Il film riapre idealmente le porte dello storico locale di Bra, gestito dalla famiglia Busso, raccontando trent’anni di musica e trasformazioni attraverso l’epopea di un palco che ha visto passare band emergenti e artisti di culto. Chiuse le sue porte nel 2008, quella sala diventa il punto di partenza per una narrazione che si allarga al territorio circostante e al rock italiano degli ultimi venticinque anni, seguendo i protagonisti che hanno contribuito a far nascere un movimento deciso a scrollarsi di dosso il mito esclusivo del cantautorato. È insieme la storia di una famiglia che ha creato e animato quel club e il ritratto di una generazione che nella musica ha trovato una casa e un’identità.
Luca Busso autore e regista, è stato direttore artistico del club Le Macabre e del festival Corto in Bra. Ha realizzato cortometraggi quali Anni di Latta, presentato alla Berlinale, al TIFF e al Cortinametraggio oltre a documentari per la tv come Uno due hop! in concorso all’IDFA. Lavora attualmente come autore televisivo, realizzando programmi tv tra cui Il Collegio, MasterChef e Pechino Express.

Nella sezione dedicata ai documentari brevi, Doc Short, il Premio Torèt è andato a Bonneville Brothers di Tommaso Magnano, presentato in anteprima nazionale, che segue l’avventura di due fratelli di Chivasso sulle distese salate dello Utah. Una menzione speciale è stata assegnata a La videoteca di Maximilien Dejoie, ritratto di uno dei luoghi-simbolo del cinema condiviso, visto attraverso la memoria e gli affetti.
Per Spazio Piemonte, concorso dedicato ai cortometraggi realizzati in regione o da troupe piemontesi, il Torèt – Miglior Cortometraggio (1.500 euro) è stato assegnato a Conchiglia di Mario Grigolon, Matilde D’Ottavio, Federica Murolo e Sofia Stoynova, prima opera d’animazione prodotta dal Centro Sperimentale di Cinematografia di Torino a vincere il Glocal. Il protagonista è Giona, ragazzino timido che trova nelle profondità marine un’immagine potente delle proprie paure e di una possibile rinascita.
La cerimonia finale è stata anche l’occasione per consegnare il Premio Prospettiva Glocal 2025 all’attore Emilio Scarpa, co-protagonista di Sulla terra leggeri di Sara Fgaier, film sostenuto dal TorinoFilmLab e passato dal Locarno Film Festival. In apertura di rassegna, invece, il Premio Bosca – Viaggio in Piemonte era stato conferito a Alberto Barbera, direttore della Mostra del Cinema di Venezia, in omaggio al suo legame professionale e biografico con il territorio.
Accanto alle sezioni competitive, il programma ha proposto restauri d’autore – tra cui Esterina di Carlo Lizzani e Reazione a catena (Ecologia del delitto) di Mario Bava, in collaborazione con CSC – Cineteca Nazionale – le proiezioni di Dom di *Massimiliano Battistella e di Sulla terra leggeri, gli omaggi ai registi Gianfranco Barberi e Fredo Valla, oltre a appuntamenti dedicati al cinema muto con sonorizzazioni dal vivo a cura di giovani musicisti dei Conservatori di Torino e Cuneo.
Il Glocal 2025 ha confermato la propria vocazione “from local to global” con un focus su Palestina e Gaza, realizzato in collaborazione con il Nazra Palestine Short Film Festival. Alcuni corti selezionati sono stati proiettati prima dei film in concorso, mentre il progetto From Ground Zero, ideato da Rashid Masharawi, è stato presentato in una proiezione speciale per le scuole superiori, coinvolgendo centinaia di studenti nel racconto collettivo di vite e resistenze dalla Striscia.
Il festival è stato accompagnato da una fitta rete di eventi collaterali: Casa Glocal all’Unione Culturale Franco Antonicelli, con la mostra “Passaggi. 25 anni con Piemonte Movie”; l’appuntamento con Andrea Camilleri e Rai Teche; gli omaggi a La donna della domenica con tour in tram storico per le vie di Torino; e un calendario di proiezioni “off” in tutto il Piemonte, tra cui il tour dedicato a Italo Calvino nelle città di Davide Ferrario e Marco Belpoliti.
Un’edizione compatta, fortemente legata al territorio ma con lo sguardo rivolto al mondo, che ha confermato il Glocal Film Festival come punto di riferimento per il cinema piemontese e per chi cerca, nel grande schermo, chiavi di lettura del presente e dei suoi passaggi più complessi.
Redazione
