SOCIETÀ – La nuova Indagine annuale sulla qualità della vita 2025 nelle province italiane, realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l’Università Sapienza di Roma e giunta alla sua 27ª edizione, vede Milano al primo posto, seguita da Bologna e Bolzano. Caltanissetta chiude la graduatoria delle 107 province analizzate. Per la provincia di Cuneo il risultato è in calo: perde 13 posizioni rispetto allo scorso anno e si colloca al 41° posto nella classifica generale.
L’indagine ha preso in considerazione nove dimensioni d’analisi: affari e lavoro; ambiente; istruzione e formazione; popolazione; reati e sicurezza; reddito e ricchezza; sicurezza sociale; sistema salute; turismo, intrattenimento e cultura. Ogni area comprende numerosi indicatori specifici.
Per la dimensione Istruzione e formazione sono stati analizzati sei indicatori: tasso di partecipazione alla scuola dell’infanzia; percentuale di persone tra 25 e 64 anni con un diploma di istruzione secondaria superiore; percentuale di persone tra 25 e 39 anni in possesso di una laurea o altri titoli; percentuale di adulti impegnati nella formazione permanente; livello delle competenze numeriche e alfabetiche degli studenti. In questo ambito la provincia di Cuneo si colloca al 67° posto, con una perdita di 13 posizioni rispetto alla precedente indagine e totalizzando 518 punti, meno degli 575 registrati da Asti.
Gli indicatori relativi alla dimensione Affari e lavoro hanno restituito dati sul mercato del lavoro, sul tessuto imprenditoriale, sull’importo dei protesti per abitante e sulla presenza di startup e PMI innovative. Qui Cuneo ottiene una performance molto positiva, arrivando al 7° posto nazionale e guadagnando sei posizioni.
Negativo invece l’andamento della sicurezza sociale: l’indicatore legato al tasso di inattività tra i 25 e i 34 anni fa scendere la provincia dal 4° posto nel 2024 al 40° posto. Anche sul fronte reati e sicurezza si registra un arretramento: dal 7° posto del 2024 al 16° posto, anche se nel 2023 Cuneo era al 14° posto. In calo risultano inoltre gli indicatori del comparto turismo, intrattenimento e cultura.
Sono invece positivi i dati relativi ad ambiente, popolazione e soprattutto salute, settore nel quale la provincia cresce di 14 punti rispetto alla precedente misurazione.
Redazione
