di Lino Ferrero
ALBA – Nella Provincia della piena occupazione ci sono ancora troppe persone che, pur avendo un lavoro, faticano a condurre una vita dignitosa. Pagare l’affitto, sostenere le spese mediche o garantire ai figli un percorso di studi sereno diventa, per molti, una sfida quotidiana.
È il fenomeno dei lavoratori poveri: uomini e donne che, pur lavorando, restano intrappolati in una condizione di precarietà economica e sociale. Secondo il Rapporto Caritas 2025, quasi un quarto delle persone che si rivolgono ai centri di ascolto appartiene a questa categoria. In dieci anni il loro numero è cresciuto del 62,6% in Italia, con punte che nel Nord del Paese sfiorano il 77%.
Ma il lavoro povero non è solo mancanza di denaro: è assenza di prospettive, erosione della speranza, negazione della dignità. È una condizione in cui povertà economica, fragilità lavorative, problemi abitativi, difficoltà familiari e sanitarie si intrecciano in modo complesso, rendendo difficile immaginare percorsi di uscita.

Un impegno condiviso per le comunità locali
Di fronte a questa realtà, serve uno sguardo attento e un impegno concreto da parte delle comunità cittadine. Dopo l’incontro di Bra dello scorso ottobre, dedicato al ruolo della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro per superare le fragilità economiche e sociali, l’ufficio pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Alba propone un nuovo momento di riflessione.
L’appuntamento è per venerdì 17 novembre, alle ore 20.30, nella sala Banca d’Alba di via Cavour. Questa seconda serata affronterà il tema dal punto di vista sociale e relazionale, ponendo l’attenzione sulla complessità delle difficoltà che vivono le persone e le famiglie coinvolte, e su come istituzioni, terzo settore e comunità civili e religiose possano collaborare per un’azione condivisa di sostegno.
Gli esperti e la tavola rotonda
A guidare l’analisi saranno due esperti di grande esperienza: Franca Maino, dell’Università di Milano e direttrice scientifica di Percorsi di secondo welfare, e Renato Cogno, ricercatore dell’Ires Piemonte.
Seguirà una tavola rotonda aperta al pubblico dedicata alla situazione del territorio albese e braidese, introdotta dagli interventi di don Domenico Degiorgis, direttore della Caritas cittadina, e di fra Mauro Battaglino, dei Frati minori Onlus. Non mancheranno testimonianze e contributi dal pubblico.
Le conclusioni saranno affidate a monsignor Gianni Manzone, direttore della Pastorale sociale e del lavoro della diocesi di Alba, mentre a condurre la serata sarà Gianfranco Bordone, presidente del consorzio socio-assistenziale di Alba, Langhe e Roero.
Un’occasione importante per comprendere meglio una realtà che interpella tutti: perché il lavoro, per essere davvero tale, deve restituire dignità, sicurezza e futuro.
