di Beppe Malò
ALBA – Forse, e tutti condividiamo che così possa essere, una possibile candidatura al Nobel per la Pace è passata anche per la nostra città. Si tratta dell’iniziativa che la sezione A.N.P.I. “Nicola Grosa” di Torino ha presentato ai presidenti della Camera e del Senato per sollecitare la candidatura dei protagonisti di una storia drammatica e vera. Quella di Rami e Bassam, padri di due bambine – una ebrea e una palestinese – uccise nel corso di un attentato terroristico e dal fuoco di un soldato israeliano. I fatti e le scelte che hanno unito due vittime nel segno della sofferenza e del dolore tramutando odio e vendetta nella scelta di capire e perdonare sono raccontati nel libro “Mio padre, Tuo padre” scritto da Carola Benedetto e Luciana Ciliento e presentato nel corso dell’incontro promosso dall’associazione FIDAPA (Federazione Italiana Donne Arti e Professioni) nell’ambito delle attività culturali svolte dall’associazione.

L’incontro, moderato dalla presidente della delegazione albese della FIDAPA Mariella Bottallo, ha visto la partecipazione del giornalista Domenico Quirico che ha riassunto la prospettiva storica e le scelte politiche che, successivamente alla crisi degli imperi coloniali inglese e francese e al riassetto politico successivo alla seconda guerra mondiale, hanno creato le premesse che ancora oggi destabilizzano drammaticamente il Medio Oriente. Al “pessimismo storico” del caposervizio esteri de La Stampa, inviato di guerra, rapito in Siria e liberato dopo sei mesi di prigionia, ha fatto da contrappeso la narrazione di una speranza concreta. Carola Benedetto e Luciana Ciliento, infatti, hanno raccontato due percorsi attraverso il dolore che non sono affatto un’eccezione che conferma una regola.
«Nel libro – hanno spiegato – parliamo di due padri, ma anche del “Parent’s Circle” a cui partecipano centinaia di genitori palestinesi e israeliani capaci di elaborare il dolore attraverso la comprensione e la condivisione. Un percorso verso la speranza di mettere fine, un giorno, alle ragioni dell’odio, della violenza e della volontà di annientare ogni nemico».
