
VENEZIA Nata nel 1932 la Mostra del cinema di Venezia è la più antica manifestazione cinematografica al mondo – Cannes nasce nel 1946 e Berlino nel 1953 – e dopo 92 anni di storia, alla sua 81ma edizione, il Festival del cinema di Venezia anche quest’anno è un evento magico e pieno di grandi emozioni. Sono tantissimi gli ospiti dello star system nostrano e internazionale che ogni sera sfilano sul red carpet più glamour dell’estate e come ogni anno il Lido si dimostra sovrano assoluto di ospitalità per l’iconico appuntamento con la settima arte.
È l’anno della Serie A di Hollywood, che schiera i suoi ultimi divi: tra gli altri, George Clooney, Brad Pitt, Angelina Jolie, Cate Blanchett e Nicole Kidman. Ma anche tanto cinema d’autore da tutto il mondo, con registi leggendari e prestigiosi. Anche quest’anno la Mostra del cinema di Venezia si svolge sotto la direzione artistica di Alberto Barbera e sotto la nuova presidenza di Pietrangelo Buttafuoco.
Dei 140 film proiettati in dieci giorni al Lido, sono 21 le pellicole, delle quali 5 italiane, che concorrono alla vittoria del Leone d’oro e di altri premi che verranno assegnati dalla giuria internazionale presieduta dall’attrice francese Isabelle Huppert, che verrà affiancata da vari registi, tra cui l’americano James Gray, l’italiano Giuseppe Tornatore, il britannico Andrew Haigh, la polacca Agnieszka Holland, il brasiliano Kleber Mendonça Filho, il mauritano Abderrahmane Sissako, e la tedesca Julia von Heinz; a completare la giuria l’attrice cinese Zhang Ziyi.
Tra i film italiani in concorso troviamo:
Campo di battaglia di Gianni Amelio, storia di due ufficiali sul finire della Prima guerra mondiale con protagonisti Alessandro Borghi e Gabriel Montesi.
Vermiglio di Maura Delpero, una storia d’amore ambientata in un paesino delle Dolomiti, con un riferimento esplicito a L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi e interpretata da Tommaso Ragno, Giuseppe De Domenico, Roberta Rovelli oltre a diversi attori non professionisti.
Iddu di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza con protagonisti l’intramontabile Toni Servillo e Elio Germano, racconta la vicenda ispirata a Matteo Messina Denaro con Germano nei panni del latitante e Servillo in quelli del fiancheggiatore.
Queer di Luca Guadagnino che torna a Venezia dopo il successo mondiale di Challengers ispirato al romanzo di Borrough, realizzando un film di ben 151 minuti con Daniel Craig, in un ruolo inconsueto, tutto girato a Cinecittà dove è stato ricostruito un quartiere di Città del Messico.
Diva Futura di Giulia Steigerwalt con Pietro Castellitto, Denise Capezza e Barbara Ronchi; un film pop, che racconta la storia di Riccardo Schicchi, l’uomo che ha introdotto il cinema porno in Italia interpretato da Castellitto.
Il titolo più atteso tra i film stranieri in concorso è forse Joker: Folie À Deux di Todd Philips, il sequel di Joker, che proprio a Venezia aveva trionfato cinque anni fa con il Leone d’oro, prima di vincere l’Oscar. Oltre a Joaquin Phoenix, con una interpretazione incredibile, c’è Lady Gaga nel nuovo film che si preannuncia epocale.
Sono sbarcati al Lido anche Nicole Kidman e Antonio Banderas che hanno presentato il loro Baby girl, storia di una manager di successo che mette a rischio la sua vita professionale e personale quando dà inizio a una relazione segreta e sadomaso con il suo giovane assistente. Un thriller erotico che con la sua trama provocatoria e il cast stellare, è destinato a essere uno dei film più discussi del 2024; l’uscita nelle sale cinematografiche è prevista per la fine di dicembre.
L’enorme elefante
In questi giorni per la laguna si aggira un enorme elefante suscitando la curiosità e l’ammirazione di molti arrivati a Venezia per la kermesse. Dal 2017 a firmare l’immagine del manifesto della Mostra internazionale d’arte cinematografica è l’illustratore e autore Lorenzo Mattotti.
Dopo l’angelo e l’auto simbolo del cinema on the road degli ultimi due anni, quest’anno accompagna la rassegna la splendida figura di un elefante che attraversa la laguna veneziana: l’artista richiama alla memoria il Carnevale del 1981 durante il quale un elefante aveva attraversato le calli della città veneta.
Walter Colombo, inviato a Venezia
