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Sotto l’acqua del Mare Nostrum con i volontari di Wild life protection

Sotto l’acqua del Mare Nostrum con i volontari di Wild life protection

AMBIENTE «Quando si parla di osservare i cetacei, spesso si pensa al Nord Europa come destinazione ideale. Tuttavia, anche il nostro mare ospita numerosi esemplari di queste affascinanti creature. Esiste una percezione diffusa secondo cui il Mediterraneo sia un mare “povero” o “poco vitale”, ma in realtà è un ecosistema estremamente attivo e ricco di biodiversità”», spiega Gaia Becchio, appartenente all’associazione Wild life protection, impegnata nella conservazione dei mari e degli animali marini.

Grazie al progetto Underwater, avviato un paio di anni fa, i ragazzi dell’associazione albese hanno realizzato un documentario dedicato agli animali presenti nel Mediterraneo. Con l’obiettivo finale di sensibilizzare il pubblico sulla sostenibilità e sull’importanza della tutela ambientale, attraverso un viaggio alla scoperta della fauna marina e delle minacce che essa affronta. Fin dalla sua fondazione l’associazione ha scelto come animale simbolo la tartaruga Caretta Caretta, una specie iconica del Mediterraneo.

Inizialmente i volontari hanno seguito gli spostamenti di alcune di esse, documentando le tappe del loro viaggio e visitando diversi luoghi nel Sud Italia. L’anno successivo, il progetto si è evoluto ulteriormente grazie alla collaborazione con altre associazioni già attive nella tutela delle tartarughe marine. I ragazzi hanno partecipato a progetti di volontariato, supportando le attività di monitoraggio delle spiagge, il soccorso di esemplari in difficoltà e le campagne di sensibilizzazione locali.

Nel 2024 è stato avviato un nuovo progetto in collaborazione con l‘istituto Tethys di Sanremo, dedicato allo studio dei cetacei nel Santuario Pelagos, situato nel Mar Ligure. Si tratta di un’area protetta, ricca di fauna marina grazie alla presenza di nutrienti e fitoplancton, ma anche molto trafficata a causa delle rotte commerciali liguri.

Nonostante il riconoscimento di area protetta, le normative sono ancora carenti, e le collisioni con le navi rappresentano la principale minaccia per i cetacei. La ricerca si sta concentrando su sistemi di prevenzione per ridurre questi incidenti. L’istituto Tethys, noto per il suo impegno nella ricerca scientifica sull’ecologia delle specie marine, con un focus particolare sui cetacei, promuove attivamente il coinvolgimento di persone appassionate attraverso campagne di sensibilizzazione e progetti di ricerca. Gaia, volontaria dell’associazione Wild life protection, ha avuto l’opportunità di partecipare a una crociera di ricerca di cinque giorni organizzata dall’istituto. Un’esperienza che le ha permesso di approfondire le sue conoscenze sui cetacei e di contribuire direttamente alle attività di monitoraggio e studio delle specie marine presenti nel Santuario Pelagos.

Durante questo periodo formativo e stimolante, racconta, «abbiamo avuto l’opportunità di osservare da vicino le attività messe in atto concretamente per la salvaguardia dei cetacei. Tutto parte dalla ricerca e dalla raccolta di informazioni, perché c’è ancora molto da scoprire su questi animali. Anche se le condizioni climatiche non erano ottimali e il mare non era del tutto calmo, siamo riusciti comunque a vedere dei delfini».

Il nostro mare «ospita otto specie diverse di cetacei, tra cui diverse tipologie di delfini, capodogli e balenottere comuni. Durante i giorni in cui ho partecipato al progetto, i ricercatori di Tethys ci hanno spiegato come alcune balene circumnavigano l’Africa e rientrano nel Mediterraneo. Riconoscendo le pinne dorsali e altri segni distintivi, è possibile identificare i singoli esemplari, assegnando loro anche un nome. La collaborazione tra associazioni di tutto il mondo permette di tracciare i loro spostamenti e seguire i percorsi migratori di questi straordinari animali», spiega ancora Gaia.

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La tutela della natura entra in classe con Green school e ad aprile in piazza torna l’Expo della sostenibilità

Oltre al progetto Underwater, l’associazione albese Wild life protection è impegnata pure in altre iniziative dedicate all’osservazione dell’ambiente e alla sua tutela. Tra queste emerge Green school, un programma di sensibilizzazione che prevede interventi diretti nelle scuole, dove i volontari organizzano attività e incontri sul tema della sostenibilità, coinvolgendo studenti di età diverse, dalle elementari fino alle superiori.

Un’altra iniziativa di rilievo è l’Expo della sostenibilità, un evento annuale che nel 2025 arriverà alla sua terza edizione. L’Expo si svolgerà ad Alba con una durata di quattro giorni, indicativamente nel mese di aprile, con un calendario ancora da definire.

Gaia Becchio commenta: «L’evento rappresenta un’opportunità per poter creare uno spazio aperto all’incontro e al dialogo tra aziende, istituzioni e pubblico, con l’obiettivo di ridurre il divario tra attori anche molto diversi. L’intento è di promuovere un approccio più propositivo e stimolare la nascita di nuove idee per affrontare insieme le sfide legate alla sostenibilità».  c.b.

 Chiara Bonetto

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