
L‘ECOSPORTELLO di via Vivaro resterà chiuso fino al primo febbraio. Lo annuncia un avviso informativo affisso da stamattina (venerdì 24 gennaio) sulla porta di ingresso dopo la chiusura scoperta all’improvviso dagli albesi nella giornata di ieri, 23 gennaio.
Molti gli avventori che si sono recati sul posto per usufruire del servizio. L’ecosportello infatti si occupa della consegna ai cittadini di sacchi dedicati per la raccolta dei rifiuti indifferenziati nonché quelli per la raccolta differenziata degli scarti organici, della plastica, i piccoli contenitori (pattumiere, mastelli, ecc.) previsti per la raccolta dell’organico ai nuovi residenti o per eventuali sostituzioni di quelli in uso deteriorati o rotti dare informazioni. Ma non solo, è anche il punto di riferimento per la raccolta delle segnalazioni e reclami relativi ai vari servizi di raccolta rifiuti ed igiene urbana.
Spiegano dalla minoranza: «La convenzione con Egea ambiente, che gestiva l’ecosportello, è scaduta il 31 dicembre. Tuttavia, l’Amministrazione non ha provveduto a rinnovarla né ha concluso in tempo utile un accordo con la nuova società Str, indicata come futuro gestore del servizio. Di conseguenza, dopo un breve periodo di proroga fino al 21 gennaio 2025, l’ecosportello ha chiuso i battenti, lasciando i cittadini senza supporto. La chiusura è avvenuta in modo improvviso, senza un avviso sulla sede dell’ecosportello in via Vivaro o una comunicazione alla cittadinanza. Si apprende oggi che le chiusura durerà fino al 1 febbraio, per quasi dieci giorni».
Resta attivo il servizio di numero verde: 800-95.77.93 e la mail ecosportello.alba@strweb.biz, ma le parole dell’opposizione restano dure: «Giovedì 23 gennaio, molti cittadini si sono recati all’ecosportello trovandolo chiuso, senza alcuna possibilità di ritirare i sacchetti per la raccolta differenziata o di segnalare problemi relativi ai rifiuti. Questo disservizio è inaccettabile e dimostra una grave mancanza di programmazione e attenzione da parte dell’Amministrazione».
Aggiunge Lorenzo Barbero, consigliere di minoranza e precedentemente assessore all’ambiente: «In passato avevamo iniziato ragionamenti per una migliore gestione dell’ecosportello, ma la nostra visione era ben diversa. Durante il mio mandato come assessore, l’obiettivo è sempre stato quello di fornire un servizio senza interruzioni, assicurando la continuità di apertura al pubblico in favore dei cittadini e i lavoratori. Non avremmo mai permesso una chiusura improvvisa e disorganizzata come quella che sta avvenendo oggi. Questo dimostra l’incapacità dell’attuale amministrazione di pianificare e tutelare servizi essenziali per la nostra comunità».
Prosegue: «Chiediamo al sindaco di prendersi l’impegno con i lavoratori dell’ecosportello, assicurando la salvaguardia dei loro posti di lavoro, mentre all’orizzonte si addensano gli spettri dei licenziamenti».
Nel frattempo, le indicazioni fornite sono di “arrangiarsi” in attesa di poter ritirare di nuovo i sacchetti cercando di evitare le multe previste in caso di smaltimento errato dei rifiuti domestici.
