Ultime notizie

Soldi, potere e miracolismo sempre in agguato

PENSIERO PER DOMENICA – PRIMA DI QUARESIMA – 9 MARZO

Ci sono due temi che si intrecciano nelle letture della prima domenica di Quaresima: la fede e la lotta alle tentazioni. La fede cristiana è essenzialmente fede in un Dio che cammina nella storia (Dt 26,4-10) e soprattutto in un Dio che si è manifestato in Gesù (Rm 10,8-13). Ci concentriamo sul Vangelo, che racconta le tentazioni (Lc 4,1-13): non una cronaca di eventi, che peraltro non avrebbero avuto testimoni, ma una riflessione teologica sul senso della missione di Gesù. C’è però anche un rimando storico: Gesù, nel corso della sua vita pubblica, ha dovuto fuggire da chi voleva farlo re per avere il pane garantito, ha dovuto nascondersi dopo i miracoli, si è rifiutato di scendere dalla croce.

Soldi, potere e miracolismo sempre in agguato
Gesù tentato dal demonio, miniatura del XV secolo dal Codice De Predis. Torino, Biblioteca reale.

La tentazione del messianismo economico, ambientata nel deserto, era molto forte al tempo di Gesù: il Messia atteso avrebbe risolto i problemi economici del popolo, offrendo gratis pane e divertimento. Gesù risponde citando il Deuteronomio (8,3): cercare la sicurezza economica è legittimo, senza dimenticare che non è la cosa più importante della vita. Non basta avere il pane, ossia la sussistenza garantita se non si sa «cosa fare» della vita! Questo ci insegna la parola di Dio.

La tentazione del messianismo politico avviene in un luogo immaginario. Israele, Staterello insignificante, sognava di diventare, grazie al Messia, lo Stato più numeroso e potente del mondo. La tentazione del messianismo politico attraversa la storia: non si contano i disastri causati da politici autoproclamatisi «unti del Signore». Gesù rifiuta un progetto simile, riaffermando che Dio è l’unico Signore: «Adorerai il Signore tuo Dio e a lui solo renderai culto». Solo Dio può essere adorato: nessun uomo, per quanto potente, può pretendere un onore del genere.

La tentazione più pericolosa, la terza, ha come scenario il pinnacolo del tempio di Gerusalemme, la torre più alta: forse la torre meridionale da cui la vista spaziava sulla valle del Cedron. La tentazione è chiedere a Dio miracoli spettacolari, capaci di «costringere» le persone a credere. Secondo i Vangeli, la fede non si fonda sui miracoli: Gesù non li ha mai fatti per farsi vedere o costringere le persone a credere. Essi sono un gesto di amore gratuito e la fede è un atto di fiducia in Gesù che precede i miracoli e semmai viene rafforzata da essi. Promettere e far leva su di essi per indurre le persone a credere non è nello stile di Gesù. La pagina delle tentazioni è una pagina catechetica, rivolta ai singoli credenti e alla comunità, per mettere in guardia da quelle che sono tentazioni perenni, da cui stare in guardia, anche oggi.

Lidia e Battista Galvagno

Banner Gazzetta d'Alba