
ALBA «Alba ha problemi con la viabilità: per risolverli ci servono opere strategiche, come ho detto in campagna elettorale. Questa è una prima risposta». Seduto alla sua scrivania, in Municipio, il sindaco Alberto Gatto mostra le planimetrie relative alla zona che il Piano regolatore chiama As17: corrisponde al nuovo supermercato Dimar in corso Europa, la cui realizzazione comprende anche una nuova strada di collegamento tra corso Europa e la rotonda della Vigna.
È la cosiddetta variante Dimar, per l’appunto, importante per alleggerire il traffico sullo stesso corso e su via Ognissanti. Secondo le previsioni originarie, il chilometro di strada avrebbe dovuto essere realizzato in due lotti: il primo in carico alla stessa catena di supermercati e il secondo invece alla vecchia Egea, ai tempi in cui si prevedeva la realizzazione della nuova sede in via del-
l’Acquedotto. I piani, com’è evidente, sono cambiati. E la strada è rimasta soltanto sulle carte comunali.

«Abbiamo voluto mettere mano da subito a quest’opera fondamentale, che rappresenterà un accesso più veloce alla tangenziale, dialogando con Dimar, che ha dimostrato grande disponibilità», dice Gatto. Da due, la variante è stata scorporata in tre parti. «Per la prima, quella già secondo la convenzione originaria di competenza dell’azienda di Roreto di Cherasco, sono stati completati gli espropri da parte del Comune. Manca soltanto il progetto esecutivo e potranno iniziare i lavori».
La novità più rilevante riguarda gli altri due lotti, fino alla rotonda della Vigna: «Dimar si farà carico, a proprie spese, del progetto di fattibilità tecnico-economica. È il passaggio essenziale per avviare i lavori: questa parte al momento è prevista dal Piano regolatore, ma non esiste una pianificazione puntuale. Andrà individuato il tracciato migliore», annuncia in anteprima il sindaco. Realizzato il progetto, che dovrebbe impiegare un paio di mesi, si potrà procedere con la variante urbanistica al Piano, per poi proseguire con i necessari espropri e con la costruzione della strada fino alla rotonda.
La realizzazione sarà a carico del Comune: «Reperiremo le risorse necessarie. Ma, trattandosi di viabilità interna, potremmo anche farcene carico direttamente: è alla nostra portata», precisa Gatto. Poi, qualora Egea-Iren decidesse di portare avanti la programmazione originaria, entrerebbero nelle casse di piazza Duomo anche gli oneri di urbanizzazione.
«Il cantiere Anas alla tangenziale ha peggiorato le problematiche croniche di una viabilità datata: l’ultima opera realizzata in città – proprio la tangenziale – risale a 35 anni fa. La variante Dimar sarà pertanto un passo importante», conclude il sindaco albese.
Il 17 aprile un incontro con Anas sui lavori alla tangenziale
Se la variante Dimar è una delle opere necessarie per migliorare la viabilità albese, la situazione traffico nell’immediato resta molto critica. E la convivenza con il cantiere Anas lungo la tangenziale, previsto allo stato attuale per 18 mesi, non è incoraggiante.
Riprende Gatto, che ha anche tenuto per sé la delega all’urbanistica: «Parliamo di lavori di consolidamento necessari, per un’opera preziosa per l’intero territorio. Sul ponte strallato, transitano circa 40mila veicoli al giorno. Detto questo, servono tempistiche certe e piani dettagliati sullo svolgimento del cantiere, che riguarderà la parte sottostante dell’opera. Ci siamo mossi, con la Provincia, per avere un incontro con Anas: si svolgerà il 17 aprile. Porremo tutte le domande necessarie per avere una visione chiara».
Gatto ribadisce anche di essere in prima linea per il terzo ponte, di competenza provinciale: «Aspettiamo di essere convocati per un tavolo di coordinamento con tutti gli attori: per noi, resta un’opera fondamentale, al centro della pianificazione urbanistica cittadina. Ma, prima di tutto, occorre avere la conferma dei fondi».
E conclude con un riferimento alla mobilità sostenibile: «Servono le opere, ma anche lavorare sulla mentalità delle persone, contro un eccessivo uso dell’auto». Sulle critiche, preferisce sorvolare: «Su un tema così delicato, è meglio esprimersi con fatti davvero concreti». f.p.
Francesca Pinaffo
