
CITTÀ DEL VATICANO Sarà il prossimo 7 maggio la data d’inizio del Conclave, chiamato a eleggere il successore di papa Francesco. Lo ha comunicato ufficialmente il direttore della sala stampa vaticana, Matteo Bruni, al termine della congregazione dei cardinali che ha definito i dettagli organizzativi.
Confermato anche il blocco degli accessi alla Cappella Sistina e alla Basilica di San Pietro, dove si svolgeranno le votazioni nel massimo riserbo.
Come si svolgerà l’elezione
Saranno 135 i cardinali elettori che, riuniti nella Cappella Sistina, parteciperanno al voto per designare il nuovo Pontefice. Come previsto dal regolamento, l’elezione avverrà attraverso il procedimento dello “scrutinium”, ossia con scrutinio segreto: sarà necessario ottenere almeno i due terzi dei voti per essere proclamato papa.

Nel corso del primo giorno è prevista una sola votazione. Nei giorni successivi, fino a quattro votazioni quotidiane scandiranno il ritmo del Conclave. Se dopo tre giorni non sarà raggiunta la fumata bianca, i lavori verranno sospesi per un giorno di preghiera, prima di riprendere fino all’elezione.
I cardinali elettori: chi sono
Solo coloro che non hanno ancora compiuto 80 anni potranno prendere parte al voto, secondo le regole stabilite dal diritto canonico.
Il più giovane tra loro è Mykola Bychok, vescovo eparchiale di Saints Peter and Paul of Melbourne per gli ucraini in Australia.
Nato il 13 febbraio 1980 a Ternopil, in Ucraina, Bychok è il più giovane cardinale elettore, superando di sei anni il cardinale Giorgio Marengo, prefetto apostolico cuneese che si trova a Ulaanbaatar in Mongolia, nato nel 1974.
La presenza europea è nettamente prevalente: dei 252 cardinali attualmente viventi, 114 provengono dal Vecchio Continente, e rappresentano circa il 46,5% degli aventi diritto al voto.
Le fasi della votazione
Il procedimento elettorale prevede tre momenti distinti:
• Pre-scrutinio, con la distribuzione delle schede e la nomina di scrutatori, revisori e infirmarii (questi ultimi incaricati di raccogliere i voti dei cardinali infermi).
• Scrutinio, in cui i voti vengono espressi, raccolti e contati.
• Post-scrutinio, durante il quale si procede al controllo dei risultati e alla distruzione delle schede, indipendentemente dall’esito della votazione.

Durante lo scrutinio, la Cappella Sistina sarà chiusa a ogni presenza esterna: una volta distribuite le schede, lasceranno l’aula il segretario del Collegio dei cardinali, il maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e i cerimonieri.
Verso la fumata bianca
Se un candidato raggiungerà i due terzi dei voti, sarà immediatamente eletto. In caso contrario, le votazioni proseguiranno fino al raggiungimento della maggioranza richiesta. Come da tradizione, la fumata bianca annuncerà al mondo l’avvenuta elezione.
Andrea Olimpi
