
ALBA Dieci ore, una sfilza di interrogazioni, quattro delibere su sette approvate dai due schieramenti e un confronto acceso su un punto decisivo, la quarta variazione al bilancio di previsione per il 2025: si potrebbe riassumere così il Consiglio comunale di giovedì scorso, 29 maggio.
La variazione è stata presentata dall’assessore alle finanze, Luigi Garassino: 895mila euro è l’ammontare complessivo della manovra, equamente distribuiti tra la parte in conto capitale e la spesa corrente. Tra le voci più rilevanti, grazie all’avanzo di amministrazione (che ad aprile valeva circa 9,5 milioni di euro) verranno messi a disposizione 370mila euro per il completamento della nuova mensa in corso di costruzione al Mussotto: serviranno per le finiture, l’impianto fotovoltaico, ma anche il condizionamento dell’aria, i marciapiedi e la compartimentazione interna. 32mila euro sono destinati alla realizzazione di un nuovo sito Internet, una riedizione di Visit Alba, per residenti e turisti.

Ha spiegato Garassino: «Per quanto riguarda la spesa corrente, tramite maggiori entrate, s’investirà sulla gestione, manutenzione e irrigazione del verde pubblico con circa 150mila euro. Tra le altre voci, 50mila euro saranno messi a disposizione del canile comunale e 40mila saranno utilizzati per i professionisti che si occuperanno di analizzare il mercato immobiliare albese». L’elenco corposo si chiude con lo stanziamento di 17mila euro a favore del Centro studi fenogliani e 30mila euro per attività sportive che avranno svolgimento in estate, come la partenza della seconda tappa della Vuelta.
Com’era prevedibile, maggioranza e opposizione si sono scontrate sulla qualità della variazione, oltre che sull’ammontare degli stanziamenti. I maggiori contrasti hanno avuto per oggetto l’utilizzo di circa 22mila euro dei 40mila di maggiore gettito delle rette del nido comunale. Ha commentato Lorenzo Barbero (Lega): «Quando nel 2023 la nostra Giunta dovette affrontare l’adeguamento Istat, fummo accusati di aver preso una decisione sciagurata. Oggi chiedo conto del fatto che, pur a fronte della oggettiva possibilità di farlo, avete scelto di mettere a disposizione una parte delle maggiori entrate per altre spese».
Ha aggiunto Riccardo Spolaore (Fratelli d’Italia): «Dividendo 22mila per 50, quante sono oggi le famiglie che utilizzano il nido, si ottiene una cifra che equivale al rimborso di una delle nove mensilità pagate in corso d’anno».
Anche l’impegno di spesa per la ricognizione del mercato immobiliare, per fare fronte all’emergenza casa, ha suscitato la perplessità dell’opposizione, preoccupata per la mancanza di una delibera che indichi le linee d’indirizzo. Per Barbero, si rischia una stretta sugli affitti turistici.
In entrambi i casi, la maggioranza ha fatto quadrato respingendo al mittente le critiche. Così è intervenuto Garassino: «Questa variazione di bilancio non è affatto banale e povera di risorse, ma va nella direzione di una coerenza contabile che deve essere compresa anche dal punto di vista tecnico. Le nostre tariffe per il nido sono stabili, trasparenti e stiamo lavorando bene anche in questo momento di transizione che si concluderà con la disponibilità della nuova struttura in corso Europa. Con circa 18mila euro, riusciamo a compensare i maggiori oneri per il personale e per le spese di gestione. E questo, di fatto, ci permette di evitare di scaricare sulle famiglie i maggiori costi». E ha concluso: «Guardiamo al futuro e non rincorriamo l’urgenza, ma ponderiamo al meglio il peso delle entrate e delle uscite. Questa attenta analisi e programmazione è il migliore modo per evitare di chiedere sacrifici ai cittadini».
Beppe Malò
