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Syncretic Synthetic Raven, fuori il doppio album dell’artista albese Luca Giordana

Syncretic Synthetic Raven, fuori il doppio album dell’artista albese Luca Giordana

ARTE In un mondo sempre più frammentato tra musica, arte visiva e sperimentazione, nasce Syncretic Synthetic Raven, il nuovo progetto ideato dall’artista albese Luca Giordana. Disponibile in formato digitale sulle principali piattaforme, il doppio album sarà presto disponibile anche in versione fisica tramite l’etichetta Talìa, promettendo un’esperienza multisensoriale senza precedenti.

Luca Giordana descrive così il progetto: «Syncretic Synthetic Raven è un processo sincretico e sintetico, un viaggio magico che trasforma il semplice in complesso, riscoprendo la “magia” nelle azioni quotidiane dell’essere umano. È un’opera che nasce da una basic track e si sviluppa attraverso un dialogo creativo con artisti provenienti da discipline diverse, creando un mosaico di linguaggi e medium. L’obiettivo è esplorare la complessità del nostro mondo attraverso musica elettronica, world music, folk, etnica, rock sperimentale, arte visiva e performance, dando vita a un’opera corale unica nel suo genere».

Tra i nomi coinvolti troviamo artisti di spicco come Flavio Ferri, Francesco Rista, Fabrizio Tavernelli, Swanz The Lonely Cat, Piercarlo Bormida aka Herne von Bòrmanus, Ulrich Sandner, Frank Priola, Stefano Manieri, Daniele Trucco, Stefano Risso, Mirco Baiocco, Dimitri Reverchon e Diego Repetto. Ogni contributo arricchisce un mosaico che si evolve continuamente, intrecciando linguaggi diversi per esplorare la complessità del nostro mondo. Il primo singolo, “Murder From The Black Receiver”, accompagnato dal video diretto da Luca Onyricon Giglio, autore stesso del brano, offre un assaggio di questa creazione.

Giordana afferma: «Il video che accompagna l’uscita di “Syncretic Synthetic Raven” appartiene a quella categoria di opere che si pongono al confine tra visione e sogno, tra la logica narrativa e l’ipnosi. Non è un videoclip in senso stretto, né un cortometraggio convenzionale: è un oggetto cinematografico che lavora sullo spettatore come Hitchcock lavorava sulle nostre paure – con metodo, con eleganza, con un’idea precisa della messa in scena. Ci sono macchinari, stanze, ombre, sogni che si rincorrono, e poi c’è quel corvo “sintetico e sincretico”, una figura simbolica, ma anche presenza fisica, quasi tangibile, che ci interroga su cosa è naturale e cosa è costruito. La musica non accompagna: guida. È una colonna vertebrale sonora che unisce due emisferi – quello sincretico della cultura, e quello sintetico della macchina. Insieme creano qualcosa di nuovo, qualcosa che, se Hitchcock fosse vissuto oggi, forse avrebbe guardato con un mezzo sorriso».

Luca Onyricon Giglio, videomaker e polistrumentista, aggiunge: «Il pezzo è un inedito ed è un pezzo di goth, elettronico, industrial… per alcuni versi ricorda sia per i suoni che per il tempo utilizzato “Closer” dei Nine Inch Nails. È una sorta di natura che si ribella al uomo, una natura in cui gli animali sono schiacciati dal genere umano. Il video segue esattamente il tempo del pezzo, ispirato a Hitchcock e al suo film “Gli Uccelli”, con riprese dall’alto di corvi sovrapposti a cieli scuri e architetture industriali. Le riprese sono state realizzate con un’estetica fedele al film, con titoli di testa e di coda ripresi in modo analogo. La collaborazione tra me e Luca Giordana ha portato a un risultato che unisce musica e immagini in un’esperienza immersiva e provocatoria». Con alle spalle una vasta attività tra sonorizzazioni di film muti, produzioni discografiche e collaborazioni con artisti come Teho Teardo e Riccardo Mazza, Giglio sottolinea: «Questo progetto rappresenta un ulteriore passo nel nostro percorso di esplorazione artistica, unendo le tecniche più avanzate con un approccio sperimentale e concettuale».

Alice Ferrero

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